Donna picchiata in strada dal marito: il capotreno la salva ma viene ferito. Il racconto

Donna picchiata in strada dal marito: il capotreno la salva ma viene ferito. Il racconto
di ​Luigi LUPO
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Sabato 28 Ottobre 2023, 09:48 - Ultimo aggiornamento: 13:36

Aggredito mentre cercava di difendere una ragazza dalla violenza del partner. È la storia di Vito Carrassi, capotreno delle Ferrovie del Sudest, colpito con due pugni da un uomo e finito in ospedale per un trauma cranico.
L’episodio è avvenuto nella serata di giovedì in via Oberdan, al passaggio a livello di fronte alla stazione di Bari Sud Est.

Cosa è successo

Sono le 16.30 quando – come racconta in un post su Facebook Kety Sam Di Sisto, la compagna di Carrassi – un uomo, di origine maghrebina, comincia a picchiare la sua ragazza con calci e pugni. Anzi, «a massacrare». Le persone intorno guardano inermi. Nessuno interviene né verbalmente né cercando di allontanare la persona violenta. Secondo il racconto di Kety anche i vigili urbani non sarebbero intervenuti. Vito osserva la scena ma decide di non restare a guardare. Entra in azione. Interviene per salvare la ragazza ma il fidanzato aggressore gli rifila due pugni assestati in viso e in testa. Nel frattempo arrivano due pattuglie della polizia locale e della polizia di Stato a placare la furia del maghrebino. Il capotreno va in ospedale dove rimedia una diagnosi di trauma cranico e tre giorni di prognosi. Il fidanzato violento si prende una denuncia. 


Racconta Kety, compagna dell’eroe Carrassi: «Vito ha dei valori nella sua vita, non è omertoso, non si volterebbe mai dall’altro lato. Così ha fatto. Si è messo in mezzo per difendere la ragazza. Davanti agli occhi ignavi di persone che poi si lavano la bocca in frasi convenzionalmente accettate come “ancora una donna uccisa” o anche “come si fa nel 2023”». 
La ragazza del capotreno non nasconde lo sdegno: «Il tizio è tornato a casa con una denuncia che diciamola tutta, non fa paura a nessuno.

Noi invece no, siamo stati 5 ore in un pronto soccorso pieno di gente ad aspettare una diagnosi di trauma cranico e una prescrizione di riposo e Tachipirina. Oggi questo ragazzone giura agli occhi della legge, di essere un buon capotreno. Posso dirvi che lo sarà sicuramente, perché prima di qualsiasi altra cosa, è una brava, bravissima persona». 


Ancora una volta un episodio di violenza di genere contro una donna che si unisce all’inerzia e all’omertà dei passanti e a un’aggressione contro una persona in servizio. In questo caso un capotreno, una delle categorie spesso bersaglio di vandali e personaggi violenti. Lo scorso maggio ha fatto scalpore la notizia di un dipendente della Ferrotramviaria colpito a calci da un passeggero sorpreso senza biglietto all’altezza della stazione Europa di Bari. Episodi, non isolati, che aprono una riflessione sulla sicurezza delle stazioni del territorio e degli operatori del trasporto pubblico. Risse e aggressioni si ripetono di frequente in piazza Moro davanti alla stazione Centrale. Dove, lo scorso 20 settembre, due ragazzi di 16 e 17 anni sono stati aggrediti per uno sguardo di troppo. Gli aggressori, poi arrestati, hanno cercato di rapinare il 16enne di una collanina e poi lo hanno pestato. Mentre è ormai allarme per le violenze a cui sono esposti i dipendenti di Amtab. Che, in vista di Halloween, hanno chiesto una presenza maggiore delle forze dell’ordine. Per evitare storie come quella che ha coinvolto Vito Carrassi.
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