Costa Sud, il litorale come un parco urbano: svelato il progetto

Costa Sud, il litorale come un parco urbano: svelato il progetto
di Beppe STALLONE
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Mercoledì 17 Novembre 2021, 08:09 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 11:56

Fra i progetti di rigenerazione urbana approvati e già finanziati nell'ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) ce n'è uno di particolare rilevanza. Anzi nella prima tappa del tour governativo Italiadomani - Dialoghi sul Piano nazionale di ripresa e resilienza, il sindaco di Bari Antonio Decaro lo ha definito «l'intervento più importante della città». E cioè il parco lineare Costasud per il quale ci sono 75 milioni di euro a disposizione. Il primo cittadino di Bari, nonché sindaco metropolitano l'ha definito una scommessa per tutta l'area metropolitana.

Il futuro in sei chilometri di costa


Come è noto e tuttora ben visibile, quei sei chilometri di costa che vanno da Pane e Pomodoro fino a San Giorgio, offrono una visione non degna della città di Bari. Una sorta di inno al degrado con una serie di costruzioni diroccate, in parte ancora abitate da qualche famiglia rom, capannoni dismessi da decenni e qualche costruzione fatiscente dove ancora si pratica sesso a pagamento. Non è un bel biglietto da visita per chi arriva da sud e percorrere la litoranea o Via Alfredo Giovine fino al parco di Punta Perotti.

Ma ormai i tempi sono maturi: la svolta è dietro l'angolo: i primi lavori si sono già eseguiti, infatti il 21 settembre scorso è stato demolito l'ex capannone GS sul lungomare Imperatore Traiano. Al suo posto saranno realizzate 14 residenze e una terrazza sul mare aperta al pubblico, dove sorgeranno bar e ristorante e un parcheggio. Previsti inoltre attività per il tempo libero e aree a verde attrezzato. Ma questo è stato soltanto l'inizio per la realizzazione di un parco di 216 ettari. Si parte da Pane e Pomodoro, la spiaggia cittadina per proseguire verso Punta Perotti e quindi la possibilità di praticare sport a due passi dal mare, quindi si passa a Torre Quetta per una passeggiata urbana sul mare.


Nessun nuovo edificio o costruzione ma riuso di edifici esistenti, realizzazione di bar, ristoranti, palestre, tutto per lo svago, il benessere e il tempo libero. Questo sul lato costiero mentre dall'altro, verranno attrezzate delle piazze fra gli orti, sono previsti infatti 58 ettari di orti urbani e in queste piazze sarà possibile ospitare piccoli eventi e attività di svago. Sempre dal lato monte verranno realizzati nuovi campi sportivi e una nuova piscina (Parco sportivo Bellavista).
Sul lato mare dopo Torre Quetta, verrà attrezzata l'area di Torre Carnosa: un nuovo polo della balneazione e degli sport di acqua.

Per terminare con il Nuovo Trullo e la riqualificazione delle strutture esistenti.


Insomma da zona di totale degrado quei 6 chilometri si trasformeranno in una grande area verde dove saranno piantati 3.885 alberi che in pratica assorbiranno 7.770 chili di CO2 all'anno. Poi saranno realizzati percorsi ciclo-pedonali per trascorrere del tempo all'aria aperta passeggiando a piedi o in bicicletta. Occorre davvero un grande sforzo di immaginazione per vederlo sin da ora questo progetto, però si deve dare atto che anche il water front del quartiere San Girolamo non era poi tanto meglio di come è ora il litorale sud. Eppure in poco tempo è stato trasformato in un lungomare piacevole e molto apprezzato dai residenti di San Girolamo, Fesca e anche del San Paolo che specie d'estate si riversano lì sulla parte costiera della zona nord di Bari. Tornando al progetto Costasud c'è da aggiungere che verranno messi a dimora piante tipiche della macchia mediterranea (mirto, leccio, lentisco ecc.) per 5 ettari e mezzo circa e verrà riqualificato anche il paesaggio dunale per 2 ettari e mezzo circa.


Infine c'è un altro aspetto, molto importante che il sindaco Decaro ha sottolineato nella presentazione dei progetti che ha fatto al teatro Piccinni, alla presenza di Colao e Garofoli, e cioè che la realizzazione del parco Costasud «ci permette di non utilizzare il rapporto coi privati. Avremmo dovuto metterci d'accordo con i proprietari dei suoli e avremmo dovuto far costruire volumi in più per ottenere l'utile per realizzare il parco, invece lo abbiamo evitato grazie alle risorse del PNRR. Se serve costruire abitazioni lo faremo ma stiamo andando verso un dimezzamento dei volumi che erano previsti dal PUG in quella zona». Meno cemento, più verde e una trasformazione fondamentale per l'ingresso, da sud, alla città di Bari. Se entro il 2026, pena la perdita dei finanziamenti, il progetto verrà realizzato, sarà una vittoria per Decaro, ma soprattutto per Bari e i baresi.
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