Imu, Tari, bilancio e piano delle opere pubbliche: Consiglio fiume per decidere il futuro

La "maratona" inizia oggi alle 9

Imu, Tari, bilancio e piano delle opere pubbliche: Consiglio fiume per decidere il futuro
di ​Samantha DELL’EDERA
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Lunedì 6 Febbraio 2023, 05:00

Alle 9 di questa mattina comincerà la maratona del Consiglio comunale per approvare il piano triennale delle opere pubbliche di Bari, il bilancio di previsione e anche la modifica al regolamento della Tari per livellare il tributo all’Isee dello stesso anno di emissione delle tasse, prevedendo quindi da subito esenzioni e riduzioni.


Anche quest’anno l’obiettivo dell’amministrazione comunale è stato quello di conciliare il livello di pressione fiscale locale con le esigenze del civico bilancio. «Questo - hanno spiegato dal Comune - per non gravare su cittadini e imprese, soprattutto per il primo anno di programmazione, il 2023, nel quale, pur venendo meno l’emergenza Covid, permangono le criticità indotte dalla guerra in Ucraina.

Previste ragionevoli ulteriori ripercussioni negative sull’intero tessuto sociale e in particolare - continuano dal Comune - sull’economia a causa del permanente rincaro dei costi energetici e del conseguente aumento dei prezzi degli appalti di forniture, servizi e lavori». 

Confermate le aliquote di Imu e Tari 


Saranno confermate le aliquote per l’Imu (con un gettito da 91 milioni di euro) e la Tari (con un gettito di 69,5 milioni di euro) anche se in quest’ultimo caso bisognerà attendere il Pef, il piano economico finanziario aggiornato dell’Ager, per avere certezza sulle tariffe. Nel bilancio sono stati inseriti anche i 15 milioni di euro attesi per la lotta all’evasione. In materia di politica di personale, nel triennio 2023/2025 si cercherà di assicurare il completo reintegro del personale in quiescenza, assicurando un turn over del 100 per cento.
Sono 63 gli emendamenti in discussione (15 della maggioranza e 48 di Fratelli di Italia): tra questi quello presentato dal capogruppo del Pd, Marco Bronzini, sui 6 milioni di euro per “salvare” l’Amtab, da recuperare con il milione e 300mila euro tolto alla pubblica illuminazione (considerando il risparmio registrato grazie all’utilizzo di lampade a led a basso consumo), tre milioni e mezzo spostati dal capitolo dell’accoglienza dei minori non accompagnati, capitolo coperto dai fondi Pon Metro, ed ancora un milione e 200mila euro proveniente dagli abbonamenti che il Comune paga ad Amtab per coprire le agevolazioni per le fasce deboli. A questi 6 milioni si aggiungeranno poi i 5 milioni che il Comune verserà all’azienda di trasporto urbano per coprire le restante quota degli abbonamenti venduti a 20 euro: ossia 230 euro ad abbonamento sottoscritto. Anche di questo si parlerà in Consiglio comunale con un secondo emendamento sempre di Bronzini.

Il piano triennale opere pubbliche


Per quanto riguarda il piano triennale delle opere pubbliche, si prevede una spesa di 500 milioni e 565mila euro nel 2023, 681 milioni nel 2024 e 91 milioni nel 2025. All’interno sono state inserite le grandi opere finanziate con fondi Pnrr (che hanno subito anche un aumento dei costi) come ad esempio per il parco di Costa sud passato da 75 milioni a 86 milioni e 250mila, il Brt (bus rapid transit) passato da 159 milioni e 191 milioni, i progetti di rigenerazione di San Pio e Santa Rita passati dai 15 milioni ciascuno a 18 milioni. Quattro gli emendamenti che saranno presentati. 


Ed ancora, in discussione oggi anche la modifica del regolamento sulla Tari, richiesta con un ordine del giorno nel luglio scorso dal consigliere comunale del gruppo misto, Giuseppe Neviera. “Ho chiesto - ha detto il consigliere – un allineamento del modello Isee con la tassa sui rifiuti”. Attualmente il Comune invia a tutti i cittadini baresi la tassa e successivamente partono le esenzioni e le riduzioni sulla base delle dichiarazioni che l’anno successivo le famiglie presentano al Caf. Ad esempio la tassa del 2022 viene “rivista” in caso di esenzioni e riduzioni in base al reddito Isee del 2023. Con la modifica il meccanismo cambia. Le famiglie presenteranno la richiesta di esenzione e di riduzione nello stesso anno in cui verrà emessa la tassa. In modo da permettere fin da subito alle famiglie di usufruire di esenzioni o riduzioni, facendo risparmiare anche le spese di invio dei bollettini al Comune.

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