Ambiente: la Finanza sequestra 3,7 tonnellate di oloturie al porto di Bari

Ambiente: la Finanza sequestra 3,7 tonnellate di oloturie al porto di Bari
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Venerdì 25 Marzo 2022, 14:29 - Ultimo aggiornamento: 18:46

Ben 3,7 tonnellate di oloturie (i cosiddetti cetrioli di mare) sono stati sequestrati dalla Guardia di finanza nel porto di Bari  La specie ittica, nota per le sue elevate capacità filtranti e molto richiesta nei Paesi asiatici, in particolare in Cina, dove viene usata nel settore farmaceutico, cosmetico e alimentare, è stato scoperta a bordo di un autoarticolato con targa bulgara e diretto in Grecia.

Un giro d'affari imponente

Il giro d'affari derivante dalla commercializzazione delle oloturie genera «esorbitanti profitti agli addetti del settore, solitamente mediante il commercio clandestino» spiegano i finanzieri.

Una recente norma ha prorogato il divieto di pesca, detenzione a bordo, trasbordo e sbarco di esemplari della classe holothuroidea fino al 31 dicembre 2022.

«L'importante ruolo rivestito dalle oloturie per l'equilibrio degli ecosistemi marini - spiegano gli investigatori - fa sì che la sua eccessiva ed indiscriminata pesca possa determinare l'estinzione di una o più specie in una determinata zona marina, con una conseguente diminuzione della biodiversità in grado di compromettere la stabilità dell'ecosistema di riferimento». Il conduttore del mezzo è stato denunciato e l'intero carico sottoposto a sequestro.

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