Ben 3,7 tonnellate di oloturie (i cosiddetti cetrioli di mare) sono stati sequestrati dalla Guardia di finanza nel porto di Bari La specie ittica, nota per le sue elevate capacità filtranti e molto richiesta nei Paesi asiatici, in particolare in Cina, dove viene usata nel settore farmaceutico, cosmetico e alimentare, è stato scoperta a bordo di un autoarticolato con targa bulgara e diretto in Grecia.
Un giro d'affari imponente
Il giro d'affari derivante dalla commercializzazione delle oloturie genera «esorbitanti profitti agli addetti del settore, solitamente mediante il commercio clandestino» spiegano i finanzieri.
«L'importante ruolo rivestito dalle oloturie per l'equilibrio degli ecosistemi marini - spiegano gli investigatori - fa sì che la sua eccessiva ed indiscriminata pesca possa determinare l'estinzione di una o più specie in una determinata zona marina, con una conseguente diminuzione della biodiversità in grado di compromettere la stabilità dell'ecosistema di riferimento». Il conduttore del mezzo è stato denunciato e l'intero carico sottoposto a sequestro.