La sindrome preciclo? Non è un'invenzione
delle donne. "Esiste, e va curata"

La sindrome preciclo? Non è un'invenzione delle donne. "Esiste, e va curata"
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Martedì 15 Dicembre 2015, 14:38 - Ultimo aggiornamento: 10 Dicembre, 18:43
ROMA - "Stasera non mi va, ho mal di testa". E no cari uomini, non è una scusa. Ed è la scienza questa volta a venire in soccorso di tutte le donne che soffrono di disturbi nei giorni precedenti al ciclo e che spesso non vengono credute dal partner. La sindrome premestruale esiste eccome. Ad affermarlo, Rossella Nappi, ginecologa, endocrinologa e sessuologa al Policlinico San Matteo di Pavia, in un'intervista al Corriere della Sera.

"Ogni donna sente, più o meno, le oscillazioni ormonali nella seconda fase del ciclo - continua la specialista -. Quando il progesterone che aiuta ad accogliere nell’utero una nuova vita diminuisce perché non è iniziata una gravidanza. L’ipotesi è che da questo 'fallimento' si scateni la sindrome premestruale: le quantità di neurotrasmettitori cerebrali come serotonina, dopamina e noradrenalina, coinvolti nel tono dell’umore, nella gratificazione, nello stato di allerta, si modificano e a seconda della soglia di sensibilità di ciascuna donna a queste alterazioni si hanno sintomi più o meno intensi".

Insomma, quel senso di depressione, spossatezza, gonfiore, malinconia - che colpisce 8 donne su 10 - deriverebbe da una mancata gravidanza. E tra i sintomi più comuni ci sarebbe proprio il mal di testa, cefalea tensiva o emicrania. Che dunque non va banalizzato dal partner.

"I sintomi sono molto variabili - conclude il medico - e cambiano anche nelle diverse età: da giovanissime è più probabile avere difficoltà di sonno e concentrazione o un calo del desiderio, più avanti negli anni predominano aggressività, depressione e ansia”.

I fattori che possono incidere sul disagio, oltre a una base genetica, sono il fatto di aver avuto figli, l'alimentazione e lo stress.