Michele Misseri unico responsabile della morte di Sarah Scazzi: l'interessato si accusa del delitto della ragazza, uccisa ad Avetrana nell'agosto 2010. E l'avvocato Franco Coppi, difensore di Sabrina Misseri, la figlia di Michele che con la madre Cosima Serrano sconta la condanna all'ergastolo per quel delitto, è fermamente convinto che questa sia la verità. Lo dice in un'intervista pubblicata questa mattina sul Messaggero, in edicola in Puglia con Nuovo Quotidiano. «Non posso pensare all'idea di morire senza essere riuscito a ottenere giustizia e a vedere riconosciuta l'innocenza di Sabrina, in cui credo fermamente. Mi sono trovato davanti a una cecità scriteriata di giudizio».
Il processo
Il 21 febbraio 2017 la Corte suprema di cassazione ha definitivamente riconosciuto colpevoli e condannato all'ergastolo per concorso in omicidio volontario aggravato dalla premeditazione Sabrina Misseri e Cosima Serrano, confermando la condanna già inflitta in primo grado e in appello dalla Corte d'assise di Taranto; Michele Misseri, padre di Sabrina e marito di Cosima, è stato condannato alla pena di 8 anni di reclusione per soppressione di cadavere e inquinamento delle prove (il furto del cellulare di Sarah). Questa mattina zio Michele è stato scarcarato, in anticipo per buona condotta.
Le sette versioni
L'istanza di revisione del processo è stata inoltrata alla Corte di giustizia europea. Superato un primo vaglio di ammissibilità, ma i tempi sono molto lunghi. «Ho interrogato in Corte d'Assise Misseri - spiega l'avvocato Coppi -: ha dichiarato di essere lui l'assassino. Aveva provato un approccio sessuale con la nipote, che lo aveva minacciato di raccontare tutto a Sabrina. Provava vergogna. Lui stesso ha fatto riferimento al calcio nei testicoli ricevuto. Inoltre Sabrina ha un alibi: i messaggi alla cugina». Misseri ha cambiato versione sette volte.