Matteo Salvini in porto a Bari: «Diritto allo sciopero sacrosanto, ma gli italiani devono poter andare a lavoro»

Matteo Salvini in porto a Bari: «Diritto allo sciopero sacrosanto, ma gli italiani devono poter andare a lavoro»
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Venerdì 17 Novembre 2023, 11:21 - Ultimo aggiornamento: 13:03

Matteo Salvini è a Bari. Il ministro dei Trasporti sta partecipando all'evento 'L'Italia dei sì'. Tra le prime frasi, inevitabile il riferimento allo sciopero e alle polemiche che ci sono state in questi giorni: «Il diritto allo sciopero è sacrosanto, per lavoratrici e lavoratori, e nessuno lo mette né lo metterà in discussione. È altrettanto sacrosanto il diritto al lavoro, allo studio, alla mobilità, per milioni di italiani che hanno diritto di prendere i mezzi pubblici, i treni, gli autobus. Quindi oggi c'è un diritto di sciopero esercitato dalle 9 alle 13 ed è giusto che chi ritiene di aderire abbia aderito».

«Conto che entro la fine di questo mandato anche l'Italia entri nel novero delle società sviluppate che puntano sul nucleare» ha aggiunto Salvini che poi si è soffermato su altri temi economici.

«Le auto italiane emettono lo 0,4% della Co2 a livello mondiale.

Quindi noi stiamo pensando di mettere in discussone un sistema industriale, di indotto, diretto, di artigianato, di innovazione, per passare magari dallo 0,4% allo 0,2% di Co2 a livello mondiale. Peccato che per darci l'elettrico con cui andiamo in giro cercando la colonnina per scendere dello zero virgola, in Cina stanno bruciando carbone come se non ci fosse un domani. Quindi mi domando» dove sia «la sostenibilità ambientale ed economica».

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Una delegazione di circa 40 lavoratori e lavoratrici della Uil e della Cgil sta protestando all'esterno del porto di Bari dove il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, parteciperà all'evento 'L'Italia dei sì'.

La protesta

I sindacati contestano la precettazione decisa dal ministro in occasione dello sciopero generale. Domenico Ficco, segretario Cgil Bari, ha detto che "saremmo lieti di incontrarlo e regalargli una copia della Costituzione. Quello che è stato fatto dal ministro è un tentativo di limitare la libertà di manifestare un dissenso nel nostro Paese" Per Andrea Toma, della Uil, "lo sciopero è un grido di vita e le persone hanno bisogno di recuperare la loro dignità e il loro

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