Latte in polvere per neonati, ritirate migliaia di confezioni. L'azienda: nessun lotto contaminato

Latte in polvere per neonati, ritirate migliaia di confezioni. L'azienda: nessun lotto contaminato
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Martedì 22 Febbraio 2022, 21:13 - Ultimo aggiornamento: 23 Febbraio, 20:07

C'è anche l'Italia tra i 40 paesi in cui è stato commercializzato il latte in polvere per neonati prodotto da Abott e di cui sono state ritirate migliaia di confezioni.

Le formule confezionate nello stabilimento statunitense tra cui Similac vengono esportate in oltre 40 paesi in tutto il mondo. Rasffa ieri ha lanciato l’allerta anche in Italia parlando di “Focolaio di origine alimentare sospettato di essere causato da alimenti per lattanti provenienti dagli Stati Uniti”. 

L'allarme dello Sportello dei diritti

Ieri lo “Sportello dei Diritti” aveva chiesto al Ministero della salute di attivarsi immediatamente per verificare la commercializzazione del latte ritirato dal mercato minacciando una class action per i gravi rischi sanitari corsi, anche alla luce dell'allerta lanciata da Rasff.

L'azienda chiarisce: richiamo volontario, nessun prodotto contaminato

Abbott sta avviando un richiamo volontario e proattivo di alcune formule in polvere prodotte negli Stati Uniti nello stabilimento di Sturgis, nel Michigan, a seguito di quattro reclami dei consumatori negli Stati Uniti relativi o al Cronobacter sakazakii o alla Salmonella Newport in neonati che avevano consumato latte artificiale in polvere prodotto in questo sito produttivo.

I lotti dei prodotti interessati in Italia sono esclusivamente di Alimentum ed Elecare.

Nessun altro prodotto nutrizionale Abbott – o prodotto Similac – distribuito in Italia è interessato da questo richiamo. È importante sottolineare che tutti i prodotti distribuiti sono risultati negativi alla presenza di questi batteri e l’azienda sta continuando ad effettuare i test. Abbott effettua controlli di qualità approfonditi su ogni lotto di alimenti per lattanti, comprese le analisi microbiologiche, prima dell’immissione in commercio. Tutti i prodotti per lattanti sono testati per Cronobacter sakazakii, Salmonella Newport e altri agenti patogeni e devono risultare negativi prima dell’immissione in commercio. Inoltre, i campioni relativi ai tre reclami per Cronobacter sakazakii sono risultati negativi per Cronobacter sakazakii. Anche il campione relativo al reclamo per Salmonella Newport è risultato negativo alla Salmonella Newport.

 

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