Influencer distrugge statua (dell'800) da 100 mila euro. Il gestore della villa: «Volevano risarcirmi con 200 euro». Chi è Janis Danner

L'opera di Enrico Butti si trovava all'interno di una villa che l'influencer aveva preso in affitto a Viggiù, in provincia di Varese

Influencer distrugge statua (dell'800) da 100 mila euro. Il gestore della villa: «Volevano risarcirmi con 200 euro». Chi è Janis Danner
Influencer distrugge statua (dell'800) da 100 mila euro. Il gestore della villa: «Volevano risarcirmi con 200 euro». Chi è Janis Danner
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Mercoledì 2 Agosto 2023, 19:49

Janis Danner è uno tra i più popolari influencer di fitness e lifestyle tedeschi ma oggi è balzato agli onori delle cronache per aver distrutto un’antica statua del noto scultore italiano dell’800 Enrico Butti in una villa che aveva preso in affitto a Viggiù, in provincia di Varese. Un danno da 100 mila euro e tutto per girare un video sui social. oltre al danno anche la beffa: secono quanto dichiarato dal gestore della villa, i colpevoli volevano risarcirlo con soli 200 euro totali.

 

Ed è proprio sui social che si definisce cosi: «Il mio obiettivo? Offrire ai follower, e non solo, un canale che possa ispirare ambizione, determinazione e un atteggiamento positivo nei confronti della vita». Non si considera un trainer professionista, parla del suo lavoro ed il canale Instagram, cosi come i suoi contenuti, sono un riflesso abbastanza accurato del suo stile di vita. 

Chi è Janis Danner

Classe 1994, Janis Danner è un influencer e modello molto conosciuto in Germania e non solo. È nato il 6 settembre ed è del segno zodiacale della Vergine. Ha 28 anni ed è famoso sui social, da TikTok fino a Instagram. Sui propri profili pubblica scatti di vita quotidiana, ma anche momenti di lavoro.

La passione per lo sport

La sua passione per lo sport e poi per il fitness inizia molto presto, verso gli otto anni.

A 14 anni ha la possibilità di frequentare una scuola sportiva, la stessa di talenti come Marvin Plattenhardt, İlkay Gündoğan e molti altri che oggi giocano in Bundesliga, prima serie di calcio tedesco.

La fidanzata

È un amante dei viaggi, del benessere e pratica molta attività fisica. In passato ha giocato per una nota squadra di calcio: FC Augsburg II. È fidanzato con la modella e influencer Jessica De Oliveira. I due stanno insieme dal 2022 e si mostrano spesso insieme sui social. Entrambi contano milioni di follower sui social. 

Cos’è successo con la statua di Villa Alceo

Janis Danner è finito al centro della bufera per aver distrutto una statua presente all’interno della storica Villa Alceo, a Viggiù, in provincia di Varese. Sono sei le persone che sono state denunciate ai carabinieri dai gestori della villa di Varese, per il danneggiamento di una statua di Emilio Butti, per circa 100 mila euro di danni. Secondo i querelanti l'influencere avrebbe spinto la statua, insieme ad altri due giovani tedeschi, mentre una terza li stava filmando.

Il modello e influencer tedesco era in compagnia di alcuni amici  tra i 25 e i 30 anni e mentre era intento a girare un video all’interno della storica Villa ha distrutto una bellissima opera lì presente. Stiamo parlando della statua dell’artista italiano ottocentesco Enrico Butti. La statua si chiamava “Domina” ed era opera dello scultore Enrico Butti. Aveva un valore di 200 mila euro. Bruno Golferini, responsabile del resort, spiega all’edizione milanese del Corriere della Sera che la statua era l’emblema della villa.

Le telecamere

A riprendere la scena sono state le telecamere di sorveglianza della villa d’epoca. Poi la testata locale Varesenews.it ha diffuso le immagini che, nel giro di pochissimo tempo, hanno fatto il giro del web. Nel video in questione si vede un gruppo di sei ragazzi, tra cui il noto influencer della Germania, che ignora totalmente il regolamento che vieta agli ospiti di entrare all’interno della fontana dove è situata la scultura. I giovani giocano e si divertono tra di loro e filmano il tutto, fino a quando l’opera d’arte non cede. Solo in quel momento si accorgono della gravità della situazione. 

Oltre al danno anche la beffa

«Assistere a quella scena mi ha ricordato gli episodi storici di saccheggio delle città antiche, quando i barbari devastavano tutto e rovesciavano a terra le statue delle divinità in segno di disprezzo – racconta Bruno Golferini, il gestore della villa – questo atto vandalico mi ha lasciato la stessa sensazione, anche perché io sono cresciuto a Villa Alceo e quella statua per me ha sempre avuto anche un grande valore affettivo: era il simbolo della casa, la sua protettrice in un certo senso». E aggiunge: «Dovevo fermare prima quel gruppo che da subito mi ha dato una brutta sensazione: si appendevano ai cornicioni per fare foto, bevevano a canna dalle bottiglie di limoncello. Poi è arrivata la distruzione della statua», riporta la Stampa.

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«Il bello è che dopo aver procurato un danno da centinaia di migliaia di euro - conclude il gestore - non hanno neppure sentito il bisogno di scusarsi, anzi, mi hanno detto che quella statua era fatta di sabbia e che mi avrebbero lasciato 200 euro a titolo di risarcimento». Conclude, amaro: «Erano qui in 17 e so che hanno pranzato a Villa d’Este spendendo circa 400 euro a testa, ma non hanno voluto fare una colletta per l’opera di Butti». Quindi Golferini ha sporto denuncia ai carabinieri e «anche consultato l'Interpol: perché la cosa non finirà qui». 

Le parole dell'assessore

Sull’episodio è intervenuta l’assessore alla Cultura di Regione Lombardia, come riporta Informazioneonline, Francesca Caruso: «Occorre fermezza e intransigenza verso gli idioti che distruggono o deturpano le opere d'arte. Gli episodi di vandalismo si stanno moltiplicando. Bene ha fatto il Governo a muoversi nella direzione di inasprire le sanzioni. Questi atteggiamenti folli e delinquenziali non devono restare impuniti».

«Chi danneggia il patrimonio artistico e culturale deve pagare un prezzo salato. Non devono esistere zone franche, non devono vincere gli incivili. In Lombardia, e in Italia in generale, abbiamo inestimabili tesori artistici da tutelare che non devono essere messi a rischio da azioni farneticanti come quella di Viggiù». 

«È sconcertante - sottolinea Caruso - l'assenza di senso civico di questi soggetti, che mi auguro paghino per il loro scempio. C'è un tema, evidentemente non solo italiano, che riguarda la necessità di rafforzare gli anticorpi culturali nella nostra società: bisogna affermare l'educazione civica, la cura e il rispetto del nostro patrimonio pubblico»

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