Gas, le minacce di Mosca: «Gli italiani soffriranno, piano Cingolani imposto da Usa-Ue». Roma: la Russia strozza nostre famiglie e imprese

È molto probabile che l'Europa non sarà in grado di fare a meno del gas di Mosca «almeno fino al 2027»: lo afferma il ministro dell'Energia russo Nikolay Shulginov

Gas, le minacce di Mosca: «Gli italiani soffriranno, piano Cingolani imposto da Usa-Ue»
Gas, le minacce di Mosca: «Gli italiani soffriranno, piano Cingolani imposto da Usa-Ue»
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Martedì 6 Settembre 2022, 17:38

Il piano italiano per la riduzione della dipendenza dalle fonti energetiche russe, messo a punto dal ministro per la Transizione ecologica Roberto Cingolani, «è imposto a Roma da Bruxelles, che a sua volta agisce su ordini di Washington, ma alla fine saranno gli italiani che dovranno soffrire». Lo afferma in un post su Telegram la portavoce del ministero degli Esteri di Mosca, Maria Zakharova

«Italia spinta al suicidio»

«Roma è spinta al suicidio economico per la frenesia sanzionatoria euro-atlantica», e il risultato sarà che le imprese italiane saranno «distrutte dai 'fratelli' d'Oltreoceano», poiché le aziende americane oggi «pagano l'elettricità sette volte meno di quelle italiane». Lo afferma in un post su Telegram la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova. «Le sanzioni sono diventate uno strumento di concorrenza sleale» contro i produttori italiani, aggiunge Zakharova, secondo la quale «quando le imprese italiane crolleranno, saranno comprate a buon mercato dagli Yankee».

Roma: famiglie strozzate da aumenti del gas da speculazioni russe

«Ancora un volta dalla Russia arrivano dichiarazioni strumentali a poche settimane dal voto. Ennesima prova che le autorità russe si stanno rendendo protagoniste di chiare ingerenze, con la diffusione di notizie propagandistiche. C'è una certezza: ad oggi le famiglie e le imprese italiane rischiano di essere strozzate economicamente dagli aumenti del gas. Questi ultimi, a loro volta, derivano dalle speculazioni russe e da una guerra che Putin continua a portare avanti causando la morte di centinaia di vittime innocenti». Così Giuseppe Marici, portavoce del ministro Di Maio, replica alla portavoce del ministero degli Esteri russo.

L'Ue: parole folli da Mosca

«Non perdiamo tempo a commentare le dichiarazioni folli delle personalità russe». Lo ha detto il portavoce della Commissione europea a proposito delle accuse lanciate dalla portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova sul piano italiano della riduzione dei consumi energetici. «C'è un'eccellente cooperazione fra l'Ue e gli Stati membri sul tema energetico», ha aggiunto. «I Paesi lavorano insieme per rispondere alle sfide create dalle azioni russe».

Fitch: blocco Nord Stream aumenta possibilità recessione

«Il blocco del gasdotto Nord Stream 1 aumenta ulteriormente la probabilità di una recessione nell'Eurozona». Lo affermano in una nota gli analisti di Fitch. «Il fermo completo del gasdotto Nord Stream 1 - spiegano gli esperti dell'Agenzia di rating - riduce ulteriormente i già pochi margini di errore per equilibrare il mercato europeo del gas questo inverno, nonostante la strategia dell'Ue per mitigare i peggiori effetti del blocco sul mercato sia ancora credibile».

Mosca: l'Europa non può fare a meno del nostro gas

È molto probabile che l'Europa non sarà in grado di fare a meno del gas di Mosca «almeno fino al 2027»: lo afferma il ministro dell'Energia russo Nikolay Shulginov, intervistato dall'agenzia Tass in occasione dell'Eastern Economic Forum. «L'Europa non può fare affidamento su nessuno tranne che sugli Stati Uniti, che stanno aumentando la produzione di gas naturale liquefatto», spiega Shulginov. «Penso che il prossimo inverno dimostrerà quanto sia reale o meno la loro fiducia nella possibilità di rifiutare il gas russo. Farlo porterà all'arresto della loro industria e della loro produzione di energia elettrica tramite gas. Sarà una vita totalmente nuova per gli europei: assolutamente insostenibile per loro», aggiunge il ministro russo dell'Energia.

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Il Pil della Russia

Il pil della Russia si contrarrà del 2,9% quest'anno, con un ulteriore calo dello 0,9% previsto per il 2023. Lo annuncia il ministero per lo sviluppo economico citato dalla Tass. Si tratta di contrazioni molto inferiori a quelle previste all'inizio della cosiddetta operazione militare speciale in Ucraina e che lasciano spazio a «un moderato ottimismo», ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. «Un lavoro enorme è in corso per stabilizzare l'economia nonostante le azioni ostili contro di noi», ha aggiunto Peskov. Il calo del pil ora previsto per l'anno in corso è di circa tre volte più contenuto rispetto alle previsioni fatte alla fine di aprile dalla Banca centrale russa, quando era attesa una contrazione tra l'8% e il 10%. Per il 2023 era invece previsto un ulteriore calo del 3%.

Il Cremlino e gli "stati amici"

La Russia continuerà a fornire risorse energetiche «agli stati amici» e reindirizzerà le forniture nel caso in cui i paesi del G7 stabiliscano un price cup al petrolio e al gas russi: lo ha detto il ministro dell'Energia russo Nikolay Shulginov, a margine dell'Eastern Economic Forum. «Qualsiasi azione, inclusa l'istituzione di un price cup, crea le condizioni per avere un deficit e aumentare la volatilità dei prezzi - afferma Shulginov, citato dall'agenzia Tass -. La Russia come partner affidabile fornirà risorse energetiche ai partner negli stati amici e, certamente, saturerà il mercato interno». Mosca interromperà le forniture di petrolio e prodotti petroliferi a paesi e società che introdurranno il price cup, ha affermato in precedenza il vice primo ministro russo Alexander Novak.

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