Coronavirus, 464 morti. Calano i malati in Italia: 2.646 casi in più, record di guariti. Locatelli: «Sceso l'indice di contagiosità»

Coronavirus, in Italia ci sono 851 malati in meno. Oggi i morti sono 464, tremila i guariti, 2.646 i casi in più MAPPA
Coronavirus, in Italia ci sono 851 malati in meno. Oggi i morti sono 464, tremila i guariti, 2.646 i casi in più MAPPA
di Simone Pierini
5 Minuti di Lettura
Giovedì 23 Aprile 2020, 18:07 - Ultimo aggiornamento: 21:48
Sale di altre 464 vittime il bilancio dei morti in Italia per conseguenze derivate dal coronavirus. Ieri il dato era di 437. È quanto ha diramato dal capo dipartimento della Protezione civile Angelo Borrelli nel bollettino giornaliero di oggi giovedì 23 aprile. 

Grazie ai tremila guariti in un giorno, nuovo record, torna a scendere in modo considerevole il numero di persone attualmente malate, ben 851 in meno. Questo dato è frutto anche di un nuovo calo di nuovi casi accertati positivi, 2.646 contro i 3.370 di ieri, e ovviamente, delle 464 persone che hanno perso la vita. Consistente anche la flessione delle terapie intensive, 117 in meno, e dei ricoverati con sintomi, quasi mille in meno in un solo giorno. 

Sulla scia di questi dati anche la Lombardia che conta 1.073 nuovi casi accertati. Sono però altri 200 i morti registrati oggi che avvicinano il totale a quota 13mila. Calo deciso tra i ricoverati con sintomi, 500 in meno, e dei pazienti in terapia intensiva, 27 in meno. 

Novità odierna è l'indicazione del numero di persone effettivamente sottoposte al tampone, ovviamente inferiore al numero di test effettuati. Sono 1.052.577 i casi singoli testati contro i 1.579.909 tamponi totali. 

LEGGI ANCHE: Puglia, altri contagi: 109 nuovi casi. Il numero dei guariti supera quota 500. La mappa dei Comuni

Il Piemonte, seppur in calo rispetto a ieri, continua a essere la seconda regione italiana con il maggior numero di nuovi casi giornalieri. Oggi ne sono stati registrati 401, contro i 784 di ieri, 71 i morti in un giorno. Da 48 ore invece la Puglia è tornata sopra i cento casi positivi quotidiani. 

«A far corso dal 5 aprile, con la sola eccezione di una giornata, c'è stata una riduzione del numero di pazienti ricoverati. Dal 3 aprile costantemente ogni giorno c'è stata una riduzione dei pazienti in terapia intensiva. Il 3 aprile eravamo a 4.068, oggi siamo a 2.677. Oggi è il quarto giorno in cui il numero dei soggetti positivi è in calo». Lo ha detto il professor Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità, che ha spiegato che «l'indice di contagiosità, R con 0, si attesta fra 0,5 e 0,7»

IL BOLLETTINO DI OGGI

casi Covid-19 accertati in Italia dall'inizio dell'emergenza sono ora 189.973 (2.646 in più rispetto a ieri), di cui 25.549 morti e 57.576 guariti, 3.033 nelle ultime ventiquattro ore. Il numero di attualmente positivi nel nostro Paese è di 106.848 persone, ieri era di 107.699, un calo di 851 unità. I tamponi effettuati fino ad oggi sono 1.579.909, 66.658 nell'ultimo giorno (Ieri erano 63.101). Ufficializzato anche il numero di persone realmente sottoposto al test che sono 1.052.577. Ricordiamo che ogni persona può essere sottoposta a più di un tampone. 

Sono 2.267 i malati in terapia intensiva, 117 in meno rispetto a ieri. Di questi, 790 sono in Lombardia (-27). 22.871 sono poi ricoverati con sintomi, 934 in meno rispetto a ieri, e 81.710 (+200) sono quelli in isolamento domiciliare. 

VACCINI: CINQUE SONO IN FASE AVANZATA

Il professor Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità, nel corso della conferenza stampa ha spiegato che sul vaccino «oggi abbiamo evidenza che per due potenziali vaccini negli Usa, uno in Inghilterra, uno in Germania, ed uno in Cina vi è una fase avanzata di sviluppo. Anche qui però bisogna chiarire che questo non vuol dire imminenza di commercializzazione ma vuol dire massa a punto di approcci vaccinali in grado di sviluppare una risposta immunologica. Esistono ancora dei mesi per poter pensare ad una commercializzazione di questi vaccini e non sappiamo ancora quanto durerà la protezione vaccinale». Questi studi, ha chiarito, dovranno rispondere «alla domanda che oggi non abbiamo, risposte certe su quanto dura l'immunità protettiva nei soggetti sottoposti a una profilassi vaccinale».  

PARERE FAVOROVOLE AIFA SU 26 FARMACI

Ad oggi «l'Aifa ha valutato 114 studi» su farmaci «e su 26 ha espresso parere favorevole e 13 sono già stati attivati. Invece 51 delle proposte sono state giudicate con parere non favorevole». Ha affermato il professor Franco Locatelli.

FASE DUE: MANTENERE INDICIE CONTAGIOSITÀ SOTTO 1

Il professor Franco Locatelli ha spiegato che «lo studio di sieroprevalenza non inizierà nè terminerà per permettere di modulare le scelte iniziali della fase 2. Le linee di orientamento» per le riaperture «sono state suggerite secondo i dati epidemiologici, i profili lavorativi, secondo i parametri dell'Inail, con l'obiettivo di identificare dei settori produttivi la cui apertura consentisse di poter mantenere l'indice di contagiosità sotto 1».

NO RIAPERTURA SCUOLE: 'R CON ZERO' ANDREBBE SOPRA 1

Riaprire le scuole vorrebbe dire riportare l'indice di contagio, l'R con Zerò, ben sopra l'1. Lo ha detto il presidente del Css Franco Locatelli sottolineando comunque che si tratta di un suggerimento del Comitato tecnico scientifico e che la «scelta spetta al ministro e al governo». «La scelta di raccomandare e di mantenere le interruzioni» delle lezioni, ha spiegato, «è stata dettata dal fatto che la riapertura delle scuole in concomitanza con il ripristino delle attività produttive avrebbe comportato l'andare oltre, e non di poco, l'incide di R con zero oltre l'uno».  



I DATI REGIONE PER REGIONE

Dai dati della Protezione civile emerge che sono 33.873 i malati in Lombardia (369 in meno di ieri), 12.845 in Emilia-Romagna (-239), 15.152 in Piemonte (+30), 9.925 in Veneto (-66), 6.171 in Toscana (+4), 3.466 in Liguria (-10), 3.230 nelle Marche (+0), 4.486 nel Lazio (+23), 2.978 in Campania (-20), 1.871 nella Provincia di Trento (-3), 2.936 in Puglia (+62), 1.135 in Friuli Venezia Giulia (-173), 2.301 in Sicilia (+14), 2.100 in Abruzzo (-8), 1.494 nella provincia di Bolzano (-18), 355 in Umbria (-16), 817 in Sardegna (-16), 823 in Calabria (+2), 463 in Valle d'Aosta (-38), 229 in Basilicata (-3), 198 in Molise (-7).

Quanto alle vittime, se ne registrano 12.940 in Lombardia (+200), 3.269 in Emilia-Romagna (+65), 2.630 in Piemonte (+71), 1.206 in Veneto (+25), 723 in Toscana (+18), 1.047 in Liguria (+25), 857 nelle Marche (+12), 375 nel Lazio (+5), 332 in Campania (+5), 382 nella provincia di Trento (+1), 372 in Puglia (+10), 256 in Friuli Venezia Giulia (+10), 213 in Sicilia (+5), 280 in Abruzzo (+4), 261 nella provincia di Bolzano (+5), 61 in Umbria (+0), 98 in Sardegna (+2), 76 in Calabria (+0), 127 in Valle d'Aosta (+0), 24 in Basilicata (+0), 20 in Molise (+1).
© RIPRODUZIONE RISERVATA