Ana uccisa dall'amante, il padre lo difende: «Le donne vogliono la parità, parlano e pretendono»

Ana uccisa dall'amante, il padre lo difende: «Le donne vogliono la parità, parlano e pretendono»
Ana uccisa dall'amante, il padre lo difende: «Le donne vogliono la parità, parlano e pretendono»
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Giovedì 28 Novembre 2019, 17:21 - Ultimo aggiornamento: 22:31

Lo scorso 23 novembre la giovane Ana Maria Di Piazza è stata uccisa, sgozzata a morte dal suo amante Antonio Borgia, di cui era incinta di tre mesi. Ieri si è tenuto il funerale della ragazza a Giardinello (Palermo), con tutto il paese che ha partecipato alle esequie nella Chiesa Madre.

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Antonio Borgia, 51 anni, imprenditore, ha confessato di averla uccisa dopo una lite: Ana è stata massacrata con dieci coltellate. L’assassino reo confesso è attualmente in carcere con l’accusa di omicidio volontario e procurato aborto. Ma dopo la difesa della moglie, è arrivata anche la difesa del padre, che ha incredibilmente giustificato il brutale omicidio ai microfoni di Mattino Cinque.

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«L’incitazione che le donne oggi fanno con la parità fa andare un uomo fuori di testa. Questo è successo a mio figlio», ha detto Vito Borgia, l’anziano padre del 51enne. «Voglio chiedere scusa alla famiglia di Ana, sono cose che non si devono fare - ha aggiunto - sono il papà e l’ho cresciuto con una certa educazione. Ma l’incitazione che le donne hanno con la parità fa andare un uomo fuori di testa, si permettono di dire delle cose, incitare, volere, pretendere».

 

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