Sanità e voto di scambio, Pendinelli in tribunale: «Estraneo ai fatti. Solo un tentativo di coprire un appoggio che non c'è stato»

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«Metodi mai appartenuti e che non mi appartengono». Così il sindaco di Scorrano Mario Pendinelli subito dopo l'interrogatorio di garanzia che lo vede indagato nell'ambito dell'inchiesta Re Artù. Un interrogatorio che è servito al neosindaco eletto (lo scorso 12 giungo) a chiarire i confini della vicenda che lo vede indagato per voto di scambio insieme all'ex senatore dello Scudocrociato Salvatore Ruggeri.

«Sulla vicenda del voto di scambio non sono io l'interessato – ha dichiarato Pendinelli – Ho rimarcato la mia completa estraneità ai fatti. Quanto riportato nelle intercettazioni (si riferisce all'appoggio elettorale da parte dell'ex senatore Ruggeri) è solo un tentativo per giustificare proprio l'opposto».

Nella ricostruzione della vicenda infatti, Pendinelli ricorda che nella sua prima campagna elettorale alle regionali prese oltre 7mila voti e Ruggeri all'epoca era un suo competitor. Nella successiva, quella che avrebbe visto l'appoggio dell'ex senatore dell'Udc, i voti scesero a quasi 5mila.

La nomina di primo cittadino

«Resto in carica come sindaco» ha poi chiarito l'amministratore, raggiunto dal provvedimento di obbligo di dimora, anche perché la Legge Severino glielo consente.