Amelia, la consigliera Tamara Grilli dopo il post
su Silvia Romano : «Non sono razzista»

La consigliera del Comune di Amelia Tamara Grilli
La consigliera del Comune di Amelia Tamara Grilli
di Francesca Tomassini
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Martedì 12 Maggio 2020, 11:06

AMELIA - La consigliera Tamara Grilli risponde alle accuse che le sono state mosse in seguito alla pubblicazione di un post sul suo profilo Facebook in cui commentava la vicenda di Silvia Romano, la cooperante internazionale rapita in Kenya 18 mesi fa e liberata nei giorni scorsi. "Prima di tutto non sono razzista (è luogo comune additare esponenti di centro destra come fascisti e razzisti ed è  molto triste) - ha esordito- poi  il post l'ho rimosso perché stava generando i soliti commenti".  Il testo "4 milioni di euro per un regalo di nozze -questo il contenuto - mi sembra eccessivo... non trovate?" è stato immediatamente attaccata da una parte dell'opinione pubblica e da esponenti di diverso segno politico fra cui il M5S che presenterà un'interrogazione in merito. Nel frattempo la Grilli, attraverso una nota, chiarisce la sua posizione. "Non voleva essere un satirico commento contro una connazionale che non poteva e non doveva essere lasciata sola dallo Stato -precisa- abbiamo avuto risvolti terrificanti di altri rapimenti. Il terrorismo fa paura perché non è razionale...ci sono persone pronte a tutto e non può non fare paura. Abbiamo assistito ad attentati che hanno lasciato vite umane sui "campi di battaglia". Nel nostro piccolo siamo coscienti che siamo tutti a rischio e questo ci terrorizza per noi stessi e per i nostri cari. Detto ciò non posso non pensare che i soldi pagati saranno utilizzati per nuovi sequestri e per nuovi attentati... penso che non possa essere l'unica soluzione pagare i riscatti per salvare i nostri connazionali. Magari si potrebbe iniziare col raccomandare di non andare in quei luoghi, dove il rischio è alto se non altissimo... non andarci perchè non sappiamo come proteggerli...non sappiamo come salvarli se non alimentando i trafficanti con i soldi del riscatto. Non era un commento contro Silvia Romano perché non posso che essere contenta che sia tornata sana e salva all'affetto dei suoi cari. Ho letto articoli sulla conversione, nulla in contrario a qualsiasi fede religiosa. Chiaramente non possiamo sapere se la conversione possa essere stata una ancora di salvezza...come biasimarla? Sappiamo che esiste la Sindrome di Stoccolma...certamente in situazioni estreme subentra l'istinto di sopravvivenza e nessuno di noi sa come si comporterebbe in simili condizioni. La battuta, mi si passi il termine, era rivolta al fatto che si dovrebbero trovare altre soluzioni al pagamento dei riscatti... perchè in questo modo si alimenta un circolo vizioso da cui sarà difficile uscire. Ho letto in un post del consigliere Banella che avrei deleghe alla Coop. Vorrei capire a cosa si riferisce...perché io ho lavorato come interinale attraverso la ManPower nei mesi estivi alla Coop (scelta dai dirigenti in merito al mio curriculum e non ho mai disatteso le aspettative) e mi sono ritrovata commenti sgradevoli in merito da esponenti del PD che hanno dichiarato che non potevo lavorare lì perché non ero in linea con le idee politiche del supermercato...( un punto vendita che serve il nostro territorio e in cui può entrare chiunque (trovando competenza disponibilità serietà e servizi eccellenti). Quei commenti possono  essere considerati razzisti? Io me li sono sentiti addosso esattamente così. Posso essere contenta per il rientro a casa di una giovane donna ed essere comunque critica sulle modalità di intervento senza essere tacciata come razzista? Speravo di si...invece a quanto pare non tutti la pensano così".
 

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