Salento, a 12 anni promessa sposa allo zio: indagata la mamma della ragazzina

Salento, a 12 anni promessa sposa allo zio: indagata la mamma della ragazzina
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Venerdì 4 Febbraio 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 5 Febbraio, 18:55

È stata iscritta sul registro degli indagati la madre della ragazza salentina di 12 anni promessa in sposa ad un giovane pachistano ed intanto iniziata ai costumi della religione islamica con l’imposizione del velo e di abiti per tenere coperto l’intero corpo, come pure di indossare un anello raffigurante il Corano.

I reati contestati

Il nome di questa donna nativa e residente in un paese del Nord Salento è finito nel fascicolo aperto dal pubblico ministero della Procura di Lecce, Luigi Mastroniani, per verificare la sussistenza delle ipotesi di reato di costrizione o induzione al matrimonio, maltrattamenti in famiglia, sottrazione e trattenimento di minore all’estero, abbandono di minori ed anche di violenza sessuale.

E per trovare riscontro o meno a queste accuse ed alla denuncia-querela sporta dall’ex compagno, un pizzaiolo salentino, è stato sequestrato lo smartphone della donna.

Le indagini


Si indaga. E si indaga senza urgenza, senza più il timore che l’indagata potesse lasciare il Salento con la figlia ed anche con gli altri due bambini, per spiccare il volo verso il Pakistan per tenere fede alla promessa di matrimonio, non fosse altro perché questi accordi in alcuni casi nella cultura islamica vengono stabilito con contratti scritti e relative cifre da versare sia in casi matrimonio celebrato che di penali per chi non rispetta l’accordo. Ed è anche questo uno degli aspetti che vuole chiarire l’inchiesta. Intanto se l’urgenza di fare presto è venuta meno è perché il Tribunale per i Minorenni di Lecce (presidente Ida Cubiciotti) ha emesso un decreto di allontanamento della ragazza dalla madre, con affidamento ai nonni paterni. Inoltre il questore di Lecce, Andrea Valentino, ha sospeso la validità del passaporto della ragazza con un provvedimento di revoca del consenso all’espatrio.

L'allarme del padre

Del caso se ne stanno occupando i carabinieri ed i servizi sociali per acquisire informazioni sul contesto familiare in cui si è creata questa situazione che ha messo a rischio il diritto della ragazza di continuare a crescere nello stesso ambito socio-culturale per vedersi catapultata a soli 12 anni in una realtà in cui il diritto delle donne di autodeterminarsi non viene riconosciuto. A lanciare l’allarme ed a chiedere l’intervento dell’autorità giudiziaria è stato il padre attraverso le avvocatesse Sabrina Bomba e Antonella Morciano e l’avvocato Marcello Rizzo Affinito con le istanze presentate al Tribunale per i minorenni, in Procura ed al questore.

La genesi della vicenda

La genesi di questa vicenda si colloca in una città della Germania dove il pizzaiolo, la compagna ed i loro tre figli si era trasferiti qualche anno fa. L’estate scorsa la donna scelse di sposare un pachistano e di lasciare compagno e figli per trasferirsi per tre mesi in Pakistan e celebrare le nozze. Da quell’unione e dalla conversione all’islam della donna sarebbe maturata la decisione di promettere in sposa la figlia al fratello minore del marito. Con ulteriori complicazioni: un altro fratello, già sposato, avrebbe preteso di annettere fra le sue mogli anche questa ragazza. Rischio scongiurato, ora è con i nonni paterni, frequenta la scuola ed i coetanei. E veste come loro.

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