Chiude l'ufficio comunale, abitanti di Paolo VI in rivolta

Blè (Pd) attacca il sindaco Melucci: "Fa l'opposto di quanto promesso nel programma elettorale"

Una veduta di Paolo VI, alla periferia di Taranto
Una veduta di Paolo VI, alla periferia di Taranto
di Paola CASELLA
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Giovedì 29 Giugno 2023, 05:00

La riorganizzazione, che prevede anche chiusure ed accorpamenti, delle sedi comunali decentrate, annunciata dall’Amministrazione cittadina, sta già facendo discutere e suscitare proteste. 

Le critiche

Tra i primi ad intervenire c’è Gaetano Blè, consigliere comunale uscente del Pd, ma soprattutto per moltissimi anni presidente della circoscrizione Paolo VI. Una persona, dunque, che conosce bene il quartiere e le esigenze dei residenti. L’esponente del centrosinistra recentemente, avendo appreso delle novità in arrivo, ha scritto al sindaco Rinaldo Melucci per dire la sua, ma non ha ricevuto ancora risposta. Da qui la decisione di pubblicare sulla sua pagina Facebook il contenuto della lettera.
«Caro sindaco, - si legge - mi giunge voce che sta deliberando, o lo ha fatto in queste ore, che verranno chiusi gli uffici comunali di Paolo VI. Questo significherà per circa 20 mila cittadini doversi spostare sui Tamburi per un qualunque certificato. Le sembra una cosa normale che questo accada?». 

Secondo Blè, l’Amministrazione avrebbe dovuto fare una scelta diversa: «Invece di potenziare i servizi nelle periferie si aggiunge ora un’altra debolezza. Si faccia un giro sul quartiere, e non dove la conduce qualche consigliere compiacente. Perché non si fa il contrario? Tamburi è collegata alla città, Paolo VI è molto più distante».
Per l’esponente del Pd, non si starebbe così rispettando il programma di governo: «Non va bene, nel suo programma c’è sempre stato il potenziamento e il miglioramento della qualità della vita dei cittadini delle periferie e la presenza degli uffici comunali era al primo posto. Non so chi ha proposto - anzi lo so, il consigliere delegato Tribbia - questa ennesima genialata, ma solleverà, e giustamente, ulteriori malcontenti». 
Da ex amministratore collaudato l’esponente del Partito democratico, consiglia al primo cittadino di non porre una distanza tra sé ed i cittadini: «Ricordi, si fa presto a scendere di popolarità, a mio parere oggi lei è al di sotto della metà del gradimento con cui è stato eletto, e tutto questo per una serie di provvedimenti caotici e politicamente errati».

Blè ricorda poi che gli uffici comunali sono presidi dell’Amministrazione, come la Prefettura lo è per il governo. «Danno - afferma - il senso di appartenenza, privarne un territorio dà il senso dell’abbandono, del “ce me ne futt’ a me”. E i cittadini poi si comportano di conseguenza». L’ex amministratore mette poi il dito in un’altra piaga del territorio: «Come l’assenza da decenni di una pattuglia di Polizia locale sul quartiere con orario almeno 8-20, non per multare, ma per rassicurare la stragrande maggioranza di chi abita a Paolo VI, paga le tasse come tutti gli altri, che non deve essere discriminata, ma che deve essere parte integrante della città». La lista delle privazioni per Paolo VI non finisce qui. «Per ultimo - dice Blè - l’asilo nido comunale. Paolo VI è l’unico quartiere a non averlo, eppure ci sono più coppie giovani e bimbi che in altri quartieri. I vari dirigenti non hanno mai voluto aprirlo. Sarà la volta buona che lei si interessi oppure anche in questo caso non può perché ha altro a cui dedicarsi? Non me ne voglia, signor Sindaco, ma rilegga il suo programma sulle periferie ed il loro potenziamento, programma che era anche il mio, e vedrà che si è molto lontani dal realizzarlo». 
A Paolo VI anche la cittadinanza si sta mobilitando contro la chiusura della sede comunale sul quartiere. «La decisione dell’Amministrazione cittadina - si legge in una nota inviata agli organi di informazione - di chiudere l’ufficio comunale di Paolo VI e di accorparlo al rione Tamburi per quanto riguarda il rilascio di carta d’identità, certificati, etc. penalizza fortemente il quartiere già isolato rispetto al resto della città». Per manifestare il proprio disappunto è stata convocata una riunione per oggi alle 19.30 dinanzi alla sede della circoscrizione ed alla quale sono invitati a partecipare tutti i cittadini per decidere insieme le iniziative di protesta da adottare contro questa decisione.

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