Tentato furto nel cantiere della chiesa: due arresti

Tentato furto nel cantiere della chiesa: due arresti
di Antonello PICCOLO
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Lunedì 6 Giugno 2022, 10:12 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 20:23

Tentato furto nel cantiere della chiesa: due arresti. Due giovani di Massafra sono stati assicurati alla giustizia, dopo il tentato furto nel cantiere della costruenda chiesa di San Leopoldo Mandic. I carabinieri della compagnia di Massafra, diretta dal capitano Quintino Russo, nel giro di poche ore dall'atto criminoso sono riusciti a far luce sulla vicenda.

Il tentato furto

Sabato pomeriggio, mentre la città si preparava ai festeggiamenti Carnevale, intorno alle 17,30 alcuni cittadini hanno notato movimenti sospetti nel cantiere tra via Bari e via San Leopoldo Mandic (nei pressi del liceo scientifico De Ruggieri), allertando tempestivamente le forze dell'ordine. I militari del nucleo operativo e radiomobile immediatamente hanno raggiunto il luogo della segnalazione, con quattro pattuglie, ricostruendo tempestivamente i fatti e fermando due sospettati. Dopo gli accurati accertamenti i fermi venivano trasformati in arresti.


Già dallo scorso mese di marzo il cantiere in questione si era trasformato in nascondiglio di alcuni malviventi, tossicodipendenti, autori in alcuni casi di atti delinquenziali, come quello capitato qualche settimana fa al parroco della chiesa di San Leopoldo Mandic, don Michele Quaranta, che alle 2 di notte si è visto piombare i ladri nella adiacente casa canonica, rimanendo fortemente scosso.

La segnalazione del parroco

Dopo la segnalazione del parroco il cantiere era stato attenzionato meglio. Sabato pomeriggio, poi, il tentato furto di materiale ferroso, evitato grazie al proverbiale intervento dei carabinieri e al grande senso di responsabilità di alcuni abitanti della zona. «Non so chi sia stato, ma desidero vivamente ringraziare chi, nel tardo pomeriggio di sabato - commenta don Michele Quaranta - si è accorto della presenza di ladri di ferro nel cantiere della nuova chiesa e ha prontamente allertato i carabinieri che sono intervenuti tempestivamente, cogliendo in flagranza di reato i malviventi.

Già nei mesi scorsi - fa presente don Quaranta - il cantiere di San Leopoldo è stato a lungo usato come nascondiglio notturno di tossicodipendenti e ladri che, tra le altre cose, hanno saccheggiato numerose abitazioni e garage della zona, compresa la stessa casa canonica della parrocchia, dove nottetempo hanno fatto incursione, grazie all'impalcatura a ridosso della stessa».


Don Michele Quaranta esprime anche riconoscenza ai carabinieri di Massafra, per la premurosa attenzione, «il fattivo intervento e significativo supporto - aggiunge - costantemente offertomi nel corso di un periodo lungo e assai difficile, in cui ho sperimentato il senso di estrema esposizione e vulnerabilità dinanzi al male sempre in agguato».
Don Quaranta, plaude anche e soprattutto alla partecipazione attiva offerta dai cittadini residenti nella zona, collaborativi con le forze dell'ordine. «In questo quartiere si è realizzato il tanto auspicato Controllo del Vicinato, necessario - anzi imprescindibile - per ristabilire il senso di sicurezza dei cittadini, costruendo relazioni di prossimità che creano coesione e vincono quell'isolamento che porta a divenire vittime della paura, ancor prima che della criminalità. Sono persuaso che solo quando il vicino di casa sarà capace di vigilare sul bene di chi gli vive accanto - rileva - i cittadini saranno più sicuri, perché meno soli, e la solitudine, si sa, è l'habitat ideale della delinquenza. Il senso del controllo del vicinato, è che il ladro deve avere timore dei cittadini, senza che questi intervengano. Purtroppo non sempre questo avviene, anzi il più delle volte, anche quando si sente suonare la sirena di un allarme d'appartamento, piuttosto che di un automobile parcheggiata sotto casa, si preferisce ignorare e non impicciarsi delle cose altrui, arrivando persino a ritenere fastidioso il rumore della stessa sirena. Ma, in fondo e a ben pensarci conclude don Michele Quaranta - la Civiltà è figlia della solidarietà generata nella prossimità».
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