«Il Fusco rinasce, per Taranto è un sogno che si avvera»

«Il Fusco rinasce, per Taranto è un sogno che si avvera»
di Alessio PIGNATELLI
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Martedì 7 Febbraio 2017, 07:30 - Ultimo aggiornamento: 14:02
«È l’inizio vero dopo un percorso amministrativo e politico. È la testimonianza di un lavoro svolto in fretta: in sei mesi recupereremo il Fusco, forse anche prima perché ci sono imprese che hanno già lavorato col Comune e in passato hanno accorciato i tempi previsti».
A parlare è il sindaco Ippazio Stefàno dopo il sopralluogo di ieri mattina presso il teatro Fusco. Dopo anni di abbandono, il cine-teatro del centro tarantino tornerà a splendere e c’è stato un ulteriore step di questo iter complesso.
«È stata una perlustrazione con i tecnici delle ditte che hanno verificato le condizioni dal punto di vista statico e sono ottime. I sondaggi sono serviti a questo e adesso si procede liberando l’interno del teatro prima di iniziare i lavori. Posso dire che tra un mese potranno operare e avviare i cantieri veri e propri» ha aggiunto il primo cittadino.

Il progetto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale scandisce tempi e cifre. A seguito della procedura tenutasi con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, l’esecuzione dell’appalto integrato relativo alla progettazione esecutiva e all’esecuzione dei lavori di ristrutturazione dell’immobile «Cinema Teatro Fusco» è stato aggiudicato in favore del Raggruppamento Temporaneo di Imprese tra Gipi Appalti S.r.l. di Crispiano (designato capogruppo) e Bardia Walter S.r.l.
L’importo complessivo contrattuale è di euro 2.575.243,22 di cui: 144.283,82 quale corrispettivo per la complessiva progettazione e per il coordinamento della sicurezza in fase di progettazione; 2.280.684,14 quale corrispettivo per l’esecuzione dei lavori e delle forniture previste; 150.275,26 per gli oneri della sicurezza. La percentuale di ribasso di gara dell’offerta aggiudicataria è stata del 24,12%. Alla procedura avevano partecipato in tutto sette imprese di cui due non sono state ammesse.
Tempi di esecuzione: 30 giorni per progettazione esecutiva dalla data di ordine di avvio delle attività; 195 per la esecuzione dei lavori decorrenti dalla data del verbale di consegna dell’appalto. La data presunta di fine lavori è il 31 luglio. Entro il 31 dicembre il Fusco dovrà essere funzionale: significa che entro fine anno devono essere andati in scena necessariamente spettacoli o manifestazioni. Termine improrogabile, il teatro deve essere operativo.
I finanziamenti a disposizione sono stati a rischio ma poi è stato scongiurato il rischio di una perdita consistente di risorse comunitarie assegnate sul programma Fesr 2007-2013 e la restituzione di somme già certificate sul Por 2006-2013.
«Ci sono stati problemi in passato ma anche grazie al lavoro della Regione abbiamo completato l’iter amministrativo - ha proseguito Stefàno - Il Fusco è il cuore pulsante della città e farà rivivere il centro storico. Lo ricordo io come tante altre persone di diverse generazioni. Per me è emozionante veder rinascere questo simbolo tarantino».
A metà marzo, dopo la bonifica e le indagini diagnostiche, si darà il via al progetto esecutivo in via Giovinazzi. La progettazione prevede 350 posti in platea più tre per disabili e 140 posti in galleria. In tutto quindi quasi 500 posti: in precedenza se ne stimavano di meno ma si è ritenuto opportuno aumentare i numeri per entrare nei circuiti teatrali più importanti.
Negli obiettivi fissati dalla relazione tecnica del Comune, infatti, c’era la “riorganizzazione del sistema foyer-platea-palcoscenico al piano terreno; della zona palcoscenico, modificandone l’impronta geometrica ed aumentandone la superficie utile (attraverso l’eliminazione di camerini ed ingombri di scale) a vantaggio della potenzialità scenica e di organizzazione di spettacoli diversificati”. E ancora il potenziamento della “dotazione di servizi di conforto, prevedendo specifiche unità attrezzate per le persone diversamente abili”, la riorganizzazione degli spazi di servizio (camerini e servizi) destinati agli artisti ed al personale tecnico e di supporto e la destinazione di “cospicua parte del grande volume voltato esistente a lato dell’edificio principale ad attività culturali (sala incontri, caffè letterario).
«Finalmente si avvera il sogno dopo una storia tribolata - ha concluso il sindaco - adesso ridaremo lustro al teatro di Taranto».
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