Sanitaservice, inammissibile il ricorso degli esclusi

Sarà un giudice del lavoro, nel caso, a doversi pronunciare su eventuali irregolarità nella graduatoria delle stabilizzazioni

Sanitaservice, inammissibile il ricorso degli esclusi
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Domenica 11 Giugno 2023, 05:00

Per ora la stabilizzazione dei 329 precari non sanitari del 118 è salva. Il Tar di Lecce ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato da otto ex volontari delle associazioni che non sono rientrati nel processo di internalizzazione perché privi di requisiti o comunque non compresi nella graduatoria del primo avviso pubblico che risale a febbraio del 2013. 

La vicenda

Più serena per il momento può essere anche la Sanitaservice dell’amministratrice unica Maria Rosa Di Leo che ha gestito l’operazione e incamerato nel proprio organico tutto il personale delle associazioni che per venti anni hanno avuto in gestione la fornitura di mezzi e personale, soccorritori e autisti, del servizio di emergenza sanitaria nella provincia di Taranto.
La presidente della seconda sezione del Tar, Antonella Mangia, che ha emesso la sentenza, non è però entrata nel merito dei motivi di opposizione, limitandosi a dichiarare solo il difetto di competenza: «essendo l’odierna controversia – si legge - devoluta alla giurisdizione del giudice ordinario, innanzi al quale il giudizio dovrà essere riassunto entro tre mesi dal passaggio in giudicato della presente sentenza». Richiamando pareri della Cassazione civile riunita in sezioni unite, la giudice ha stabilito che «le procedure seguite dalle società cosiddette in house providing per l’assunzione di personale dipendente sono sottoposte alla giurisdizione del giudice ordinario».
Sta ora alla volontà degli otto esclusi decidere se interrompere qui la contesa, patrocinata davanti al tribunale amministrativo con l’avvocata Alessandra Dal Cin del foro di Taranto, oppure tentare la strada della giustizia ordinaria con un esposto al giudice del lavoro. Che entrerebbe nei particolari delle presunte illegittimità o vizi formali, per vagliarne la sussistenza, di tutti gli atti relativi alle operazioni di internalizzazione a partire dall’avviso pubblico e di seguito alle due graduatorie provvisorie, ritoccate poi entrambe per aggiustare evidenti irregolarità, e la terza definitiva.
Tre mesi per decidere. Intanto sulla società in house incomba un altro pericolo, quello delle richieste a pioggia di riconoscimento delle mansioni superiori di lavoratori che coprono ruoli superiori a quelli del proprio inquadramento. A ricordarlo ieri in un comunicato stampa, è l’Unione sindacale di base aziendale che sulla questione chiede un incontro con la manager di Sanitaservice, Di Leo e il direttore generale della Asl di Taranto, Gregorio Colacicco. La necessità è nata dalla recente sentenza del tribunale di Taranto che ha riconosciuto il passaggio di livello ad un ausiliario addetto a funzioni superiori. Di queste situazioni ce ne sarebbero diverse in Sanitaservice e per questo l’Usb chiede che si sanino tali posizioni. «Per evitare liti e contenziosi che potrebbero mettere a serio rischio la tenuta economica e la stessa sopravvivenza della società», avverte il sindacato autonomo forte dei suoi 500 associati. Che puntualizza. «Va detto che ci sono decine di lavoratori che svolgono mansioni superiori a quelle per cui vengono pagati. Questo – prosegue - al fine di rispondere alle esigenze dell’Asl.

Anche per loro riteniamo utile affrontare una discussione approfondita». Molte posizioni anomale riguardano pulitori che svolgono lavori di ufficio o ausiliari addetti a ruoli specialistici per i quali è richiesta una retribuzione adeguata. Tra questi anche alcuni degli ultimi assunti del 118.

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