Il laboratorio della scuola intitolato a Luca Attanasio, l'ambasciatore ucciso in Congo. Il papà: «Era un esempio»

L'iniziativa della scuola Righi di Taranto

salvatore attanasio
salvatore attanasio
di Nicola SAMMALI
3 Minuti di Lettura
Sabato 13 Aprile 2024, 08:01

Scuole in azione. Educare alla cooperazione si può ed è il tema centrale del convegno organizzato nell'istituto superiore Righi di Taranto per approfondire le finalità del progetto Sustain. Il progetto di cooperazione internazionale Sustain è condotto da una rete di scuole pugliesi attraverso partenariati con le scuole del Burkina Faso, in Africa occidentale.

Nell'occasione è stato intitolato il laboratorio di elettronica della scuola all'ambasciatore Luca Attanasio, ucciso in Congo nel 2021. A scoprire la targa commemorativa era presente il papà, Salvatore, tarantino, che proprio al Righi ha conseguito il diploma prima di trasferirsi fuori città.

«Mai avrei pensato che dopo oltre cinquant'anni sarei ritornato nella scuola dove ho trascorso anni senz'altro belli della mia giovinezza. Avere all'Istituto Righi una targa che ricorda mio figlio è sicuramente una emozione, un orgoglio», ha detto papà Salvatore.

«Ai ragazzi ho voluto trasmettere il testamento morale che Luca ci ha lasciato. Come in una staffetta questi ragazzi devono raccogliere il testimone, fatto di valori come la libertà, la giustizia, la solidarietà, l'umanità. Valori che hanno guidato da sempre la vita di Luca, e spero che questi ragazzi che hanno bisogno di esempi seguano il suo esempio». Da quel laboratorio tutto è cominciato, «tanti anni fa, quando abbiamo formato dei ragazzi del Burkina Faso a costruire e mettere in funzione i pannelli solari, che poi sono stati rinnovati in tutti questi anni, e hanno contribuito a dare energia elettrica a piccole scuole, piccoli ospedali in quel Paese», ha ricordato la dirigente scolastica Iole De Marco.

Tra gli ospiti era presente Chiara Castellani, medico chirurgo che opera in Congo dal 1990 e che ha conosciuto l'ambasciatore Attanasio, condividendo un percorso che per gli studenti che hanno ascoltato il suo racconto può essere fonte di ispirazione, come può esserlo «il grande sogno di Luca, che si sta realizzando», ha detto ai ragazzi. «Un grande cambio culturale attraverso l'istruzione, attraverso la trasmissione di competenza, stiamo aiutando un popolo non soltanto ad acquisire professionalità ma ad acquisire coscienza del proprio diritto, del diritto alla salute, del diritto allo studio, del diritto alla vita, del diritto di avere una casa, un villaggio, di non vedersi aggrediti e massacrati a colpi di macete».

Sono numerosi i risultati raggiunti dal progetto Sustain: realizzazione di tre missioni in Burkina Faso nel 2013 a Ouagadougou, 2015 a Koudougou, e 2016 a Fada N’Gourma; formalizzazione di partenariati scolastici tra due reti di scuole italiana e burkinabè; sottoscrizione di accordo di collaborazione fra il Politecnico Di Bari e l'università Ouaga I Jr Joseph Ki-Zerbo; formazione di mille tecnici, ragazzi e ragazze, burkinabè (del CFP di Fada N’Gourma) e di altrettanti studenti italiani attraverso la condivisione di dispense scolastiche scritte a scuola; realizzazione di 6 impianti di illuminazione in scuole (nel Gourma) e centri di maternità (a Yondè) con l’invio di kit fotovoltaici installati e attualmente manutenuti dagli studenti burkinabè; formazione di tecnici di laboratorio per le analisi chimiche e microbiologiche, ragazzi e ragazze di Ouahigouya e altrettanti italiani e invio di dispense scolastiche scritte a scuola e kit per analisi rapide; l’avvio di un progetto sulla “Prevenzione e (in)formazione sulle patologie più diffuse nell’Africa subsahariana e azioni di cooperazione; l’avvio di un progetto sull’agricoltura con la scuola di agraria di Nanoro (Koudougou).

© RIPRODUZIONE RISERVATA

© RIPRODUZIONE RISERVATA