Lavori al porticciolo turistico, arriva lo stop: sequestro dell'area costiera

Lavori al porticciolo turistico, arriva lo stop: sequestro dell'area costiera
Lavori al porticciolo turistico, arriva lo stop: sequestro dell'area costiera
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Sabato 16 Dicembre 2023, 12:44 - Ultimo aggiornamento: 13:46

"Il sequestro dell’area costiera dove sono in corso i lavori per la costruzione del porticciolo turistico conferma la valenza delle argomentazioni sollevate nei due esposti presentati a settembre, uno dal nostro comitato e sottoscritto da 220 cittadini, l’altro dalle associazioni ambientaliste. Nonché tutte le perplessità espresse sulla legittimità degli atti sinora rilasciati dal Comune di Taranto, come del resto confermato dai precedenti avvisi di garanzia indirizzati a proprietà e dirigenti dello stesso comune di Taranto".

Così in una nota il Comitato San Francesco degli Aranci- Blandamura (Leo Corvace, Fabrizio Marzulli, Francesca Boccardi, Francesco Gaudio, Vittorio Lo Scialpo).

I dettagli della nota

"L’area interessata risulta infatti gravata dal vincolo di inedificabilità poiché inserita nel catasto delle aree percorse dal fuoco e poiché tipizzata sul piano urbanistico come “Bosco e Macchie/ Biotopi” che non consente deroghe al Piano paesaggistico.

Sulla particella, inoltre, grava il vincolo di ‘zona speciale A3’ e la destinazione a parco in caso di sdemanializzazione, che sarebbero in antitesi con la costruzione di un porticciolo turistico. Si riscontrerebbe, inoltre, una violazione della L.R. 17/15 che vieta il rilascio di concessione demaniale nelle aree di macchia mediterranea.

I lavori del porticciolo hanno sinora prodotto la desertificazione di una vasta zona di macchia mediterranea, peraltro dichiarata di notevole interesse pubblico ed a ridosso di una rigogliosa pineta, provocandone la perdita delle sue mirabili peculiarità vegetazionali e paesaggistiche.

Il ‘Comitato Blandamura –San Francesco degli Aranci’ ed i 220 cittadini firmatari del suo esposto- denuncia richiedono il definitivo affossamento del rovinoso progetto di costruzione del porticciolo turistico, il ripristino dei luoghi deturpati e la rapida rimozione del cantiere che attualmente non consente il libero accesso al mare e la fuga nel caso di incendio della adiacente pineta Blandamura. Per il ‘Comitato’ il pur auspicato sviluppo turistico dell’area jonica deve effettuarsi con criteri di sostenibilità e di tutela ambientale e paesaggistica e non con una nuova deturpazione del territorio e delle sue bellezze naturali".

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