Sequestrata l'area del progetto del porticciolo: indagati in sette

Sequestrata l'area del progetto del porticciolo: indagati in sette
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Venerdì 15 Dicembre 2023, 15:20 - Ultimo aggiornamento: 15:47

Dopo gli avvisi di garanzia scatta il sequestro. E sotto chiave finiscono quasi 20.000 metri quadrati di terreno demaniale e privato connessi al progetto porticciolo turistico in località Blandamura San Francesco degli Aranci, sulla litoranea di Taranto. Il provvedimento disposto dal gip Fulvia Misserni, su richiesta del pm Filomena Di Tursi, è stato eseguito dai carabinieri Forestali ed è conseguente alle accuse ipotizzate a carico di sette indagati, tutti raggiunti nelle scorse settimane dagli avvisi di conclusione delle indagini preliminari. Sott'accusa dirigenti del Comune di Taranto oltre ai responsabili della società titolare dei lavori da tempo al centro delle proteste da parte di ambientalisti e residenti.

Le irregolarità

Nel dettaglio le presunte irregolarità sono contestate ai tre rappresentanti della società che ha avviato il progetto e a quattro dirigenti del Comune.

Agli inquisiti il pm contesta, a vario titolo, i reati di concorso in abuso di ufficio, falso, inquinamento ambientale oltre a violazioni di natura paesaggistica. A non tornare, secondo il magistrato, sarebbero proprio le autorizzazioni che avrebbero accompagnato il progetto e che avrebbero minato la legittimità degli interventi già realizzati e in cantiere. In particolare viene evidenziata l'assenza di permessi per gli interventi in zone sottoposte a vincolo paesaggistico. Un aspetto che renderebbe illegittimi i lavori con i quali sarebbero stati eliminati alberi e macchia mediterranea nel 2017, nel 2018, ma anche nel settembre del 2022 quando vennero realizzati una strada provvisoria e un parcheggio. Illegittimità che, a parere del pm, avrebbero macchiato anche i provvedimenti con i quali venne rilasciata la concessione per la costruzione del porticciolo.

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