Sant'Isidoro, nuovo porticciolo turistico: posto per 260 barche

Il progetto del porticciolo turistico a Sant'Isidoro
Il progetto del porticciolo turistico a Sant'Isidoro
di Giuseppe TARANTINO
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Venerdì 18 Novembre 2022, 05:00

Ci vorranno dai 3 ai 5 anni di tempo, per svolgere l’intero iter autorizzativo e per realizzare i lavori, poi sulla costa di Nardò, nella marina di Sant’Isidoro, nascerà il tanto atteso porticciolo turistico. Un investimento da parte di privati di oltre 7 milioni di euro, per una struttura in grado di ospitare circa 260 posti barca ed una serie di servizi. Quella del porticciolo turistico era l’infrastruttura che mancava per far fare il salto di qualità alle marine di Nardò che, dopo l’intervento di riqualificazione del lungomare tra Santa Caterina e Santa Maria al Bagno, quello in corso sul waterfront della stessa Sant’Isidoro, la realizzazione del mini terminal per idrovolanti a Santa Maria e il programma già avviato di implementazione delle aree a parcheggio, si candidano ad diventare tra i principali poli di attrazione turistica nell’arco jonico salentino.

La prima conferenza dei servizi

Ieri mattina si è svolta la prima conferenza dei servizi, convocata dalla Regione Puglia, per valutare il Progetto di fattibilità per la “riqualificazione, valorizzazione e messa in sicurezza dello specchio acqueo e delle opere a terra con riconversione in porticciolo turistico” in concessione demaniale marittima alla ditta “Jolly mare srl” nella marina di Sant’Isidoro. Un intervento privato su un’area demaniale di circa di 5 ettari, destinata a tale scopo dal Piano delle Coste, che a tutti gli effetti prevede la riconversione, senza alcuna volumetria aggiuntiva, del grande impianto di stabulazione di mitili, attivo per decenni nella marina e ormai dismesso.
Il Servizio Demanio Costiero e Portuale della Regione Puglia, il 21 aprile scorso aveva pubblicato sul Bollettino Ufficiale, l’avviso relativo alla “Istanza di concessione demaniale marittima per la realizzazione e la gestione di un porto turistico nel Comune di Nardò”, presentata dalla società “Jolly Mare srl”, con sede a Copertino, per un porto turistico a Sant’Isidoro e corredata da uno studio di fattibilità.

La durata della concessione richiesta, che riguarda una superficie di 51.415 metri quadri, è di 20 anni. Entro i 90 giorni successivi, a quanto pare, non sono state presentate istanze concorrenti e osservazioni o opposizioni e dunque, l’unico progetto in corsa è rimasto quello della “Jolly Mare srl” attuale concessionario dell’area.

Il progetto 

L’idea progettuale, curata da un’equipe di tecnici coordinati dall’architetto Giovanni Cantatore e dall’ingegnere Giacomo Ciurlia, riqualifica completamente l’area, abbandonata da decenni dopo la cessazione della storica attività di allevamento, purificazione e vendita di mitili e la trasforma in una struttura destinata principalmente al piccolo diporto nautico locale. Gli interventi sulla terra ferma prevedono la ristrutturazione degli edifici esistenti e riconversione funzionale a spazi per la nautica, come capannoni per il rimessaggio delle unità nautiche, Yachting Club, bar e ristorante, nonché il recupero della banchine in cemento e pavimentazioni oggi in pessimo stato di conservazione. Le principali opere in mare prevedono invece un braccio foraneo di circa 70 metri a protezione dell’ingresso ed uscita dai venti dei quadranti Ovest e Nord-Ovest, pontili e passerelle in legno ed il dragaggio del bacino per raggiungere il “pescaggio” necessario. In totale si prevedono 263 posti barca e un’area a parcheggio a terra da 153 posti auto. L’investimento è di oltre 7milioni di euro e si stimano dai 3 ai 5 anni per l’apertura.
Non si tratterà, dunque, di un mega-porto, come invece altri progetti in passato avevano proposto, ma di un intervento sostenibile che non aggiunge volumetria a quella esistente e che interessa, come detto, un’area espressamente destinata dal Piano comunale delle Coste ad ospitare un porticciolo turistico, oltre ad essere in piena sintonia con gli indirizzi dell’amministrazione comunale neritina che già nel 2005 aveva commissionato all’Università del Salento uno studio per l’individuazione di siti potenzialmente idonei ad ospitare infrastrutture per la nautica da diporto lungo la costa di Nardò che indicò proprio nell’ex opificio di mitilicoltura di Sant’Isidoro il sito più idoneo. Il progetto propone anche la riqualificazione, a carico della società privata, del tratto di aree comunali a terra prospicienti il “Jolly Mare” dove, nel frattempo, sono partiti gli interventi predisposti dall’amministrazione comunale per il miglioramento e riqualificazione paesaggistica del lungomare, finanziati per 1 milione e 300 mila euro dai fondi del Pnrr.

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