Ex Ilva, revocato lo sciopero sui moli

Ex Ilva, revocato lo sciopero sui moli
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Giovedì 15 Agosto 2019, 08:37 - Ultimo aggiornamento: 08:57

Nel confronto passa la linea del sindacato. E scatta la revoca dei tre giorni consecutivi di sciopero proclamati nel reparto Ima, impianti marittimi dello stabilimento siderurgico di Taranto.
Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm, infatti, ieri hanno ufficialmente revocato lo sciopero di 24 ore indetto per tre giorni consecutivi, precisamente nelle giornate del 21, 22 e 23 agosto, nel reparto del porto. Proprio quello in cui, lo scorso 10 luglio perse la vita Cosimo Massaro, il gruista trascinato in mare da una violentissima tempesta di vento con l'impianto sul quale stava lavorando.

La decisione delle organizzazioni sindacali è arrivata dopo un incontro, convocato in fretta e furia, con i vertici di ArcelorMittal.
«L'azienda - hanno spiegato i sindacati - ha prima illustrato le necessità di personale relativamente all'utilizzo del secondo sporgente portuale dopodiché ha assicurato che il personale eccedente l'attuale forza lavoro di riferimento sarà individuato sulla scorta delle esigenze tecnico-organizzative dell'azienda declinate anche sulla base del complessivo bagaglio professionale del dipendente». Insomma una correzione rispetto a quanto disposto nei giorni scorsi sulla ricollocazione dei gruisti in esubero con i criteri adottati che avevano scatenato la reazione dei sindacati sino alla proclamazione dei tre giorni di sciopero sui moli dell'ex Ilva.

«Il personale così individuato sarà avviato - si legge nel verbale di intesa tra ArcelorMittal e Fim, Fiom e Uilm - a far data dal 26 agosto ad un percorso di training finalizzato all'inserimento lavorativo presso aree e reparti per le quali sussistono necessità aziendali (esempio batteria n. 9, parchi minerali)».
L'azienda ha anche comunicato ai sindacati che a partire da settembre «saranno avviati ulteriori dipendenti (una posizione di lavoro a turno) ad un percorso di training presso gli scaricatori attualmente in uso presso l'area Ima 1. Qualora dovesse modificarsi l'attuale assetto organizzativo - è scritto nell'intesa - dell'area con eventuale impatto occupazionale, il personale ad oggi impiegato presso l'area Ima 1 avrà un diritto di precedenza nel reinserimento lavorativo».

Utilizzare nella valutazione dei trasferimenti anche le competenze professionali e l'anzianità aziendale era quello che avevano chiesto i sindacati, in disaccordo con l'azienda perché aveva deciso, nel calcolare chi dovesse restare al lavoro ad Ima 1 e chi invece essere trasferito altrove perché in esubero, solo sulla base dell'anzianità anagrafica.
Una valutazione che era stata costruita sul fatto che tutti i dipendenti sono stati assunti da ArcelorMittal lo scorso 1 novembre, ignorando, però, l'esperienza maturata in Ilva dagli stessi. Una lettura che è stata corretta. In particolare ArcelorMittal su 49 gruisti in forza ad Ima 1, aveva deciso di tenersene sugli impianti portuali 24 lavoratori dichiarando gli altri 25 in esubero e spostandoli tra cokerie e parchi minerali

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