Dichiarazione dei redditi da 32mila euro ma avrebbe incassato 1.8 milioni. Sequestrati 800mila euro al titolare di una ditta

Dichiarazione dei redditi da 32mila euro ma avrebbe incassato 1.8 milioni. Sequestrati 800mila euro al titolare di una ditta
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Mercoledì 10 Novembre 2021, 12:35 - Ultimo aggiornamento: 12:44

Solo nell'anno 2016 avrebbe guadagnato 1.8 milioni di euro dalla vendita all'ingrosso di computer e apparecchiature informatiche. Sulla dichiarazione dei redditi, tuttavia, avrebbe denunciati solo 32.500 euro. Ecco perché in mattinata i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Taranto hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo per equivalente di beni e disponibilità finanziarie, per un totale di 793 mila euro. Il provvedimento cautelare, emesso dal Gip del Tribunale di Taranto, Giovanni Caroli su proposta del Sostituto Procuratore della Repubblica Remo Epifani, trae origine da una verifica fiscale conclusa dai finanzieri del Nucleo di Polizia Economico – Finanziaria di Taranto nel maggio 2018 nei confronti di una società, con sede legale a Villa Castelli nel Brindisino e sede operativa a Grottaglie in provincia di Taranto, esercente l’attività di commercio all’ingrosso di computer ed apparecchiature informatiche.

Redditi dichiarati per 32mila euro ma dalla vendita dei pc avrebbe incassato 1.8 milioni

Nel corso della verifica, è stato constatato che l’amministratore nonché socio unico della predetta società, nella dichiarazione fiscale relativa all’annualità 2016, avrebbe indicato ricavi per 32.500 euro.

Una somma di gran lunga inferiore a quelli effettivi che ammonterebbe a 1.894.000 euro. E avrebbe annotato, altresì, costi non documentati per 3 milioni e 800 mila euro. Per tali motivi il predetto amministratore è stato segnalato all’Autorità giudiziaria per il reato di dichiarazione infedele per una evasione di imposta pari a 793 mila euro. L’ammontare complessivo del sequestro coincide, quindi, con il totale dell’imposta evasa. Continua dunque l’attività delle Fiamme Gialle tarantine a contrasto dell’evasione fiscale per affermare, anche con il ricorso a strumenti incisivi quale i sequestri preventivi disposti dall’Autorità Giudiziaria, l’importanza della osservanza delle regole poste a presidio dell’equità fiscale e della concorrenza leale tra le imprese.

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