«Eventi estivi, i privati meritano più risorse»

«Eventi estivi, i privati meritano più risorse»
di Francesca RANA
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Lunedì 4 Settembre 2023, 05:00

La sostenibilità economica, logistica e sociale di eventi organizzati a Taranto si potrebbe ottenere solo se non ci sarà disparità nella gestione di fondi pubblici e se le produzioni verranno incontro agli organizzatori.

La polemica

Conclusi i concerti estivi di Orfeo Summer Festival, il direttore artistico Adriano Di Giorgio decide di lanciare un messaggio nella bottiglia, soprattutto alla Regione Puglia, sulla gestione di fondi pubblici e riflette sugli effetti collaterali di queste ed altre politiche: «Purtroppo sono destinati troppo pochi soldi, nella stagione estiva, a tutti gli eventi di Taranto e invece vengono concessi, tra Regione e Comune, diversi milioni di euro a singoli eventi. La disparità di elargizione di contributi non va bene. Una città non può stare con appena solo 180.000 euro tutta l’estate».
Il Comune di Taranto un contributo l’ha assegnato attraverso l’avviso pubblico evocato “Taranto capitale dei festival 2023” (27.340,23 euro, quota più alta), tuttavia non basterebbe e si chiede all’assessorato comunale allo Spettacolo di rivolgersi alla Regione Puglia, affinché i soldi concessi a Medimex o Sail Gp, utilizzando uguali parametri, vengano destinati agli operatori tarantini: «Lo dovrebbe fare il Comune in sinergia con la Regione - incalza Di Giorgio - perché noi abbiamo realizzato un festival non inferiore al Medimex, con budget privati, sponsor, vendita di biglietti e senza contributi pubblici eccetto un contributo comunale, “minimo” tra virgolette. La Regione è stata completamente assente. Portare Russell Crowe ed indoor Garden Party a Taranto significa portarci Diodato o Skunk Anansie o The Cult. Eventi di questa portata meritavano il sostegno concesso al Medimex. Non esiste solo il Medimex, esiste una città con organizzazioni e strutture.

C’è stata una richiesta alla Regione Puglia e non abbiamo avuto ancora risposta».
Alcune proposte, si coglie, meriterebbero una concentrazione di sforzi e non andrebbero equiparate, in avvisi pubblici e bandi, ad altre con obiettivi circoscritti: «C’erano concerti in esclusiva regionale in Puglia - ricorda il direttore artistico - dall’acquisto di biglietti, abbiamo visto tanta gente di fuori. Gli eventi di caratura internazionale non è possibile non sostenerli. Russell Crowe parla di Taranto, sui canali social c’è stata una pubblicità enorme ed è tornato a fare le vacanze in Puglia perché a Taranto si è trovato meglio di tutte le altre città». 
La Rotonda sul lungomare non appare insostituibile, a patto di cercare fattivamente altri spazi: «Stiamo cercando di trovare location fuori, non nel centro - prosegue - perché non vogliamo congestionare il traffico. Il centro ha un problema di parcheggi e, se ci sono serate in contemporanea, devi arrivare tre ore prima. Ci sono diverse location, terreni, alcuni di proprietà comunale. Dobbiamo capire la fattibilità, vorremmo spostarci. Se aprissero un po’ di aree inutilizzate della Marina Militare...il Comune non è capace di andarsele a prendere e destinarle ai parcheggi. I costi gestionali sulla Rotonda - evidenzia - sono immani. Un service audio luci, palco, sicurezza, bagni, sedie, devi chiudere una città e mettere in sicurezza. Devi avere una marea di persone, oltre le forze dell’ordine, 34 steward, due agenzie, ed i costi sono troppo elevati. Non puoi pesare soltanto sul biglietto d’ingresso. Se noi avessimo altri appoggi di Regione e Comune, ridurremmo i prezzi e faremmo più eventi». 
Assistere ad un concerto costa meno se sei in piedi, il doppio se sei seduto e le scelte sarebbero obbligate: o ti finanziano di più o si fanno concerti “in piedi”.
«Le produzioni - conclude Di Giorgio - impongono concerti con massimo 2000 posti a sedere ed ho discusso molto con loro. Non farò mai più eventi con posti a sedere, perché non sono sostenibili. Il Medimex, avendo un palco posizionato diversamente, può arrivare ad 8000 persone in piedi. L’anno prossimo, faremmo eventi con posti in piedi, se dovessimo continuare a fare queste follie, perché ai concerti di Gigi D’Alessio, Madame o Russell Crowe il pubblico seduto si alza (o viene invitato a farlo ed andare sotto al palco). Non ha senso tenere le sedie, ti stimolano a ballare ed a muoverti (o seguire il ritmo). I biglietti dovrebbero essere più accessibili». 
Follia o no, ad un Orfeo Summer Festival 2024 - in piedi o diversamente con sostegni maggiori - non si intenderebbe rinunciare e, nel frattempo, si attendono “Felicissimo Show” di Pio & Amedeo, il 28 settembre (sold out) ed il 29 e “Best of tour” di Tiromancino il 21 ottobre. La prossima stagione teatrale, infine, sarà presentata nel foyer, al Cinema Teatro Orfeo, entro settembre.

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