Decimo decreto salva Ilva: Peacelink pronta a contestarlo

Le cokerie dell'Ilva di Taranto
Le cokerie dell'Ilva di Taranto
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Venerdì 3 Giugno 2016, 06:15 - Ultimo aggiornamento: 16:57
Per l'associazione ambientalista tarantina Peacelink «il consiglio dei Ministri ha varato il decimo decreto salva-Ilva, una misura finalizzata alle disposizioni urgenti per il completamento della procedura di cessione dei complessi aziendali del Gruppo Ilva, ma che in realtà consentirà sconti ambientali a chi farà le proposte di acquisto: più alta la proposta di acquisto, più sconti potrà chiedere l'acquirente».

Il nodo centrale resta l’applicazione delle misure ambientali. Secondo Peacelink «ogni offerente proporrà il suo piano ambientale, in contrasto con qualsiasi norma europea in materia perché il rispetto o non rispetto delle leggi in materia ambientale sarà di fatto affidato ai privati e ad una libera interpretazione del diritto relativo. Le prescrizioni da rispettare saranno riscritte ad hoc dall’acquirente».
 
Nemmeno il “controllo finale del gruppo di esperti” va a genio a Marescotti che lo definisce «posticcio e puramente formale in quanto la riscrittura delle prescrizioni sarà presentata dai privati come condizione senza la quale l'acquisto non potrà avvenire».

 «Inutile dire che questo va contro le norme europee che non consentono sconti ma che vincolano il funzionamento dell’Ilva al rigoroso rispetto di tutte le prescrizioni del cronoprogramma Aia. Di fronte a questo nuovo decreto PeaceLink agirà in tutte le sedi per tutelare gli interessi dei cittadini di Taranto e degli operai dell’Ilva» annuncia l’associazione in una nota.

«Il fatto che si sia arrivati già al decimo decreto dimostra che le nove mosse precedenti hanno fallito», conclude Marescotti.
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