È stata archiviata l'indagine sui marò pugliesi Salvatore Girone di Bari e Massimiliano Latorre di Taranto, accusati dell'omicidio di due pescatori indiani avvenuto nel febbraio del 2012 a largo delle coste del Kerala, nell'India sudoccidentale. Lo ha deciso il gip di Roma. A chidere l'archiviazione per i due fucilieri lo scorso 9 dicembre era stato l'allora procuratore Michele Prestipino e il sostituto Erminio Amelio in quanto il quadro degli elementi di prova raccolti in questi anni non era sufficiente a garantire l'instaurazione di un processo.
Il caso marò
I due fucilieri nel 2012 erano stati erano accusati dell'omicidio di due pescatori indiani, al largo delle coste del Kerala mentre impegnati in una missione anti-pirateria a bordo della nave italiana Enrica Lexie. I marò, vedendo avvicinarsi un pechereccio e temendo che si trattasse di un attacco di pirati, spararono alcuni colpi di avvertimento in acqua. Nell'azione morirono due pescatori mentre l'armatore del peschereccio rimase ferito. Dopo un lungo contenzioso, nel luglio del 2020 il tribunale internazionale dell'Aja, che aveva riconosciuto "l'immunità funzionale" ai fucilieri, stabilendo che la giurisdizione sul caso spettasse all'Italia. Ma aveva anche disposto il risarcimento alle famiglie delle vittime.
Gli avvocati di Girone: «Calvario sopportato con dignità e fierezza»
«È stato un autentico calvario, sopportato da Salvatore Girone con dignità e fierezza che hanno reso onore all'Italia intera: alla fine dopo quasi 10 anni, la verità ha prevalso.
Latorre: «Sono felice»
«Sono felice per l'archiviazione». Con queste Massimiliano Latorre ha commentato la notizia del decreto con cui il gip del Tribunale di Roma ha disposto l'archiviazione del procedimento a carico dei due marò. Latorre non ha aggiunto nulla sul merito del provvedimento in attesa, «come anticipato dall'avvocato Fabio Anselmo, di leggerne le motivazioni». Paola Latorre, moglie del militare tarantino, ha salutato così la fine dell'interminabile odissea giudiziaria: «C'è sollievo - dice - da parte della nostra famiglia per la notizia dell'archiviazione. Attendiamo però di conoscere nel dettaglio le motivazioni del provvedimento, sperando che ci restituiscano la serenità sottratta in questi anni di sofferenze».