Bonelli attacca Melucci: «Su Renzi ha perso la memoria»

Bonelli attacca Melucci: «Su Renzi ha perso la memoria»
di Paola CASELLA
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Domenica 10 Dicembre 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 10:38

«Quanto sta accadendo, non in questi giorni, ma in questi mesi, a Taranto è inaccettabile». Così, l’onorevole Angelo Bonelli, portavoce nazionale di Europa Verde,  all’indomani del documento del coordinamento esecutivo di Europa Verde Taranto e del consigliere comunale Antonio Lenti sulla situazione politica al Comune di Taranto. 

L'attacco

Il parlamentare fa subito una premessa: «Sono il portavoce nazionale, l’equivalente di un segretario di partito, in una situazione diversa non mi sarei mai occupato di una dinamica di una città dove ci sono problemi dentro la maggioranza, perché penso che la parola decisiva spetti all’assemblea degli iscritti dei Verdi. Però, sono stato consigliere comunale per quattro anni a Taranto, i Verdi si sono molto impegnati, anche attraverso di me, in una battaglia particolarmente importante, nella difesa della salute, dell’ambiente e anche del lavoro di Taranto. Quindi, ora sento il dovere morale e politico di intervenire». 


Per Bonelli è inaccettabile «il continuo azzerare la giunta, rinominare la giunta, il consentire che i consiglieri eletti con il centrodestra, che sono stati quelli che hanno determinato la caduta del Melucci1, creando non pochi problemi, oggi vengano legittimati e riconosciuti dallo stesso sindaco, non solo come interlocutori, ma portati su un piatto d’argento, dicendo “ho fatto il gruppo consiliare più grande del Comune di Taranto”». Il deputato di Europa Verde si rivolge così a Melucci: «Ma come lo hai fatto questo gruppo? Non è passato attraverso il voto popolare, è passato attraverso giochi di Palazzo. Come si può consentire che chi ha fatto cadere l’Amministrazione oggi venga premiato? Allora avevano ragione quelli che ti hanno fatto cadere!». 
Le vicende del Comune di Taranto, secondo il parlamentare, devono far riflettere e correre ai ripari: «Questa cosa è inaccettabile, c’è un problema che attiene all’igiene e all’etica della politica che, secondo me, è venuta meno in questi giorni, in questi mesi.

Il sindaco si assume una grande responsabilità da questo punto di vista perché se tu sei stato eletto, dopo che hai chiesto il voto giustamente alle cittadine e ai cittadini di Taranto su un programma che è anche un programma che prevedeva la chiusura dell’area a caldo e tutta una serie di cose, e poi consenti a coloro i quali ti hanno fatto cadere di essere oggi il primo gruppo consiliare che sostiene la maggioranza attraverso il ruolo del sindaco c’è un problema enorme di igiene e di etica della politica in questa città».

Quanto sta avvenendo va a distruggere alle fondamenta il rapporto tra cittadini e politica. «È un problema molto rilevante - osserva Bonelli - perché rompe un patto forte, democratico con le elettrici e gli elettori che hanno votato una maggioranza, anche in virtù di quello schiaffo che fece cadere l’Amministrazione e tra i cui artefici e registi c’era proprio Stellato». Bonelli fa di nuovo riferimento al discorso di Melucci all’assemblea di Italia Viva: «Ho ascoltato le parole del sindaco Melucci all’assemblea di Italia Viva, le ho lette e le ho rilette, faccio fatica veramente a comprenderle: quando parla della difficoltà di avere con sé il M5S ed Europa Verde, quando ricorda di aver ricevuto le telefonate di Renzi, quando parla di Italia Viva come quella forza politica che ha lavorato per Taranto. Ricordo al sindaco, se ha la memoria corta, che le norme sull’immunità penale a Taranto sono state approvate dal governo Renzi, gli ricordo anche l’atteggiamento irriguardoso avuto con l’associazione dei pediatri e con la dottoressa Annamaria Moschetti. Trovo inaccettabile avere una memoria corta di questo genere, è uno schiaffo, un atteggiamento di poco rispetto nei confronti di quelle forze politiche, a partire da quella che rappresento a livello nazionale, che lo hanno sostenuto in maniera leale, senza alcun tipo di questioni di ogni genere. Il lavoro che il consigliere Antonio Lenti sta facendo è importante e generoso, anche di responsabilità, si assume pure le critiche, mettendo al centro il tema dell’interesse della città». 
Bonelli affida all’assemblea degli iscritti di Taranto la decisione di uscire o meno dalla maggioranza: «Decideranno loro, non posso dire io quello che devono fare, dico solo che questa situazione non è più sostenibile. Si deve porre la parola fine a questo modo di fare: o la pone Melucci oppure i Verdi devono fare le considerazioni del caso».

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