Allarme diossina Ilva: Emiliano invia i dati alla Procura e alla presidenza del Consiglio

Lo stabilimento Ilva
Lo stabilimento Ilva
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Sabato 27 Febbraio 2016, 12:42 - Ultimo aggiornamento: 12:43
Non si ferma l'emergenza inquinamento a Taranto. Il presidente della Regione Puglia conferma: «Nei mesi di novembre 2014 e febbraio 2015 sono stati registrati a Taranto livelli preoccupanti di presenza di diossina, oltre che di furani e pcb (policlorobifenili), sia all’interno dell’Ilva che nell’adiacente quartiere Tamburi», sostiene Michele Emiliano che ieri ha trasmesso alla presidenza del Consiglio dei ministri e alla Procura della Repubblica di Taranto copia di una nota sull'esito di rilevamenti di Arpa Puglia, chiedendo alla stessa Agenzia per l’ambiente e al dipartimento di prevenzione Spesal della Asl di Taranto di eseguire un’indagine approfondita con campionamenti e analisi.
Emiliano ha chiesto ad Arpa e Spesal, inoltre, di «verificare le condizioni di igiene e sicurezza in ambienti di lavoro» e di «attuare idonee campagne di monitoraggio e controllo tese ad accertare il livello di micro inquinanti organici», e al dipartimento di Prevenzione dell'Asl di Taranto anche di «accertare eventuale presenza di aziende produttrici di generi alimentari e, nel caso, di procedere al campionamento e successive analisi presso i laboratori competenti».
Si tratta di dati relativi fino ad un anno fa. Le cifre sono arrivate dai Verdi, in particolare dall’ex consigliere comunale Bonelli: «Secondo notizie e dati a noi in possesso, Ilva avrebbe dei report sulla presenza delle diossine aggiornati al periodo agosto 2013-febbraio 2015 che al rione Tamburi di Taranto (via Orsini) raggiungono nei mesi analizzati (novembre 2014 e febbraio 2015) valori altissimi, più elevati di tutti gli altri 5 siti (compreso la cokeria) raggiungendo oltre 790 picogrammi/mq nel novembre 2014 e oltre 210 picogrammi/mq nel febbraio 2015» è quanto sottolinea il leader dei Verdi Angelo Bonelli ricordando che «i valori del periodo 2008-2011 avevano invece raggiunto un intervallo di diossine nettamente inferiore, tra 0,57-45 picogrammi. Valori superati in maniera esponenziale in via Orsini. Queste rilevazioni - aggiunge il Bonelli - sono state fatte in successione da due laboratori arrivando alla stessa conclusione».
Ora occorrerebbe capire quali sono i rilevamenti più recenti.
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