I "Magnifici 7", l'arma in più del Lecce nella conquista della serie A: "La promozione è frutto del lavoro di tutti"

I dirigenti del Lecce
I dirigenti del Lecce
di Lino DE LORENZIS e Tonio DE GIORGI
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Giovedì 12 Maggio 2022, 05:00

È senza dubbio da elogiare il lavoro svolto in sede di mercato dalla coppia Corvino-Trinchera così come è stato straordinario quello compiuto sul campo dal tecnico Baroni e dai calciatori giallorossi. Ma la promozione del Lecce in serie A è figlia soprattutto di una “squadra” speciale, quella della proprietà. Quella dei “Magnifici 6”, poi diventati 7 in prossimità dello striscione del traguardo con l’ingresso di un pezzo da novanta del calibro di Luciano Barbetta. Anche lui salentino doc e anche lui innamorato pazzo della terra te “lu sule, lu mare e lu ientu”.
Da Saverio Sticchi Damiani a Renè De Picciotto, da Corrado Liguori ad Alessandro Adamo, da Silvia e Dario Carofalo a Luciano Barbetta: i “Magnifici 7” hanno compiuto un miracolo sportivo che inevitabilmente avrà grandi riflessi sull’economia di un territorio desideroso di risollevarsi dopo quasi tre anni di stop forzato a causa della pandemia. In cinque fanno parte della “squadra” sin dalla sua origine, sette anni fa: Sticchi Damiani, Liguori, Adamo e i fratelli Carofalo sono stati i primi a credere in questo progetto che va ben al di là del rettangolo verde. In ognuno di loro c’è la passione e l’amore per la squadra del cuore, la voglia di portare in alto la bandiera del Salento. Perché il calcio, si sa, è uno straordinario veicolo pubblicitario, un espresso all’infinito dall’indimenticabile Franco Iurlano, il presidente della storica promozione del 1985: “Grazie alla presenza del Lecce in serie A milioni di persone in giro per il mondo hanno saputo dell’esistenza del Salento”. Parole sacrosante. Dopo la famiglia Semeraro è toccato al gruppo capeggiato da Saverio Sticchi Damiani lavorare sodo per portare sempre in alto la bandiera del Salento. Un obiettivo centrato grazie anche all’ingresso in corsa di un socio top come Renè De Picciotto (in questi giorni si trova all’estero per motivi di lavoro, ndr) che magari non è mosso dalla stessa passione dei suoi amici soci ma che ha contribuito fattivamente ai successi del Lecce, cercando di dare le dritte giuste per evitare brutti scivoloni. Barbetta è appena entrato in questa famiglia ma ha già dimostrato di avere le idee chiare, presto ci sarà un nuovo ingresso, forse due, per rendere ancora più concreto il sogno della terra del Salento.
Oggi pomeriggio, alle ore 15.30, Saverio Sticchi Damiani sarà ospite del Nuovo Quotidiano di Puglia. Il presidente, in diretta sulla pagina Facebook del giornale, risponderà anche alle domande dei tifosi. È possibile scrivere all’indirizzo email: sport@quotidianodipuglia.it

Liguori: "La promozione merito di tutti"

«Questa è la vittoria di tutti. Innanzitutto dei tifosi, che non ci hanno abbandonato neanche un istante. Della società tutta che ha mantenuto sempre il giusto equilibrio anche a dispetto di caratteristiche differenti ed eterogenee all’interno di una compagine anomala per il mondo del calcio e che ha sostenuto sacrifici economici enormi, figli di una retrocessione dalla A che non ci lasciò praticamente nulla. È il trionfo di un uomo straordinario, Corvino, che ha realizzato un capolavoro in appena due anni nel corso dei quali ha creato dal nulla un patrimonio calciatori ed un patrimonio organizzativo senza precedenti nella storia del Lecce. È la vittoria di Trinchera, che in un solo anno ha creato con le sue competenze ed il suo equilibrio un ambiente sano ed uno spogliatoio senza uguali. È la vittoria di Baroni e del suo staff che ci hanno fatto vincere il campionato più difficile di sempre e di calciatori straordinari. È il successo di tutti gli operatori della società, dal gruppo squadra alla sede che non hanno sbagliato nulla e ci hanno reso il compito meno difficile».

Adamo: "Vinto contro club che hanno investito più di noi"

«Questa è stata la terza promozione della nostra gestione, la seconda dalla Serie B alla Serie A.

Ma penso pure alla salvezza sfumata in Serie A all’ultima giornata. Siamo contentissimi di quanto fatto finora, con creatività e compattezza. Un’impresa che si è realizzata grazie alle competenze tecniche di Baroni e del suo staff. E all’organizzazione e alla lungimiranza di Corvino e Trinchera. E poi soprattutto per il clima societario, fondamentale per assicurare serenità ad uno spogliatoio in cui ha regnato sempre l’armonia. Mai la squadra ha avuto un periodo nero. Un campionato chiuso con cinque sconfitte. Vincere non è mai facile, se si arriva primi significa che si è fatto un ottimo lavoro. Di precisione. Ed è stato merito di tutti anche è stata sofferta e complicata perché abbiamo sfidato club che hanno investito risorse maggiori rispetto a noi».

Silvia Carofalo: "Una vittoria per tutto il Salento"

«Da tifosa, dirigente e socia del Lecce sono emozionata e contenta per la promozione in serie A. Siamo ritornati nel calcio che conta! È stato un campionato difficile e molto equilibrato, quindi l’essere riusciti a vincerlo come primi ci fa capire che siamo riusciti in un’impresa difficile. È una soddisfazione che ripaga i sacrifici dei soci, il lavoro del direttore dell’area tecnica, del direttore sportivo, del mister con lo staff tecnico e i giocatori, dello staff medico e di tutti coloro che lavorano dietro le quinte negli uffici di sede. Ripaga anche i tanti sacrifici dei nostri splendidi tifosi che ci hanno seguito ovunque e non ci hanno mai fatto sentire soli. Questa è la vittoria di tutto il nostro Salento, perché essere in Serie A ha dei risvolti favorevoli non solo per la società di calcio, ma per tutto il territorio salentino. Da tifosa, dirigente e socia del Lecce sono emozionata e contenta per la promozione in serie A. Siamo ritornati nel calcio che conta! È stato un campionato difficile e molto equilibrato, quindi l’essere riusciti a vincerlo come primi ci fa capire che siamo riusciti in un’impresa difficile. È una soddisfazione che ripaga i sacrifici dei soci, il lavoro del direttore dell’area tecnica, del direttore sportivo, del mister con lo staff tecnico e i giocatori, dello staff medico e di tutti coloro che lavorano dietro le quinte negli uffici di sede. Ripaga anche i tanti sacrifici dei nostri splendidi tifosi che ci hanno seguito ovunque e non ci hanno mai fatto sentire soli. Questa è la vittoria di tutto il nostro Salento, perché essere in Serie A ha dei risvolti favorevoli non solo per la società di calcio, ma per tutto il territorio salentino».

Dario Carofalo: "Hanno vinto società, squadra, tifosi e sponsor"

«I numeri testimoniano la straordinaria cavalcata fatta da Lucioni e compagni: primo posto, miglior cannoniere e vice cannoniere; miglior difesa. E poi abbiamo avuto anche la spinta e il sostegno della nostra meravigliosa tifoseria. Unica. In questi sette anni siamo stati artefici di due promozioni in Serie A e di una promozione in Serie B. Il Lecce in Serie A è una vittoria anche per il Sud, non solo per il Salento. Ci godiamo questa vittoria dopo l’amarezza della passata stagione chiusa amaramente. Però abbiamo fatto autocritica e siamo ripartiti per portare il Lecce dove merita. È stata la vittoria del gruppo grazie pure alla regia tecnica di Corvino e Trinchera, i quali hanno fatto un miracolo sportivo. È stata la vittoria di tutto il sistema: società, squadra, tifosi, sponsor».

Barbetta: "Sono entrato nel momento giusto"

«Sono entrato da poco nel mondo del calcio e mi posso ritenere soddisfatto. In poche settimane ho potuto festeggiare un risultato sportivo, la promozione in Serie A, da protagonista, da componente di una compagine societaria che mi ha coinvolto sin da subito. Ciò che mi ha colpito sono state le dichiarazioni di Liguori sui risvolti sociali che ha uno sport come il calcio. Ha proprio ragione. Sono stato fortunato ad entrare nel momento giusto. Che bello festeggiare sul campo circondato da una tifoseria calda e passionale».

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