Il Lecce sbanca Bergamo e vola a +10 sulla terz'ultima in classifica

Assan Ceesay, attaccante del Lecce
Assan Ceesay, attaccante del Lecce
di Lino DE LORENZIS
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Lunedì 20 Febbraio 2023, 05:00
Dopo un’attesa durata 29 anni, il Lecce torna da Bergamo con i tre punti in tasca. Dal 3-4 del 13 marzo 1994 della squadra allenata da Rino Marchesi e griffato dai gol di Biondo, Gerson, Gazzani e Ayew (quel giorno in campo c’era pure Stefano Trinchera, attuale ds salentino, ndr), all’1-2 di ieri pomeriggio dei ragazzi di Marco Baroni firmato da Ceesay e Blin. La differenza tra i due successi sta tutta nell’importanza dei tre punti conquistati ai fini della classifica: pari a zero nel 1994, considerato che quella squadra era ormai destinata a retrocedere in serie B, fondamentale invece quella conquistata ieri perché consente al Lecce di guadagnare ulteriore terreno sulle inseguitrici - + 10 sul Verona, terz’ultimo in classifica, sconfitto ieri dalla Roma - e di vedere sempre più vicino il traguardo della salvezza. Fermo restando che da qui alla fine del campionato ci sarà ancora da battagliare e da soffrire prima di passare sotto lo striscione del traguardo a braccia levate.
Il successo di ieri ha un sapore particolare per tanti motivi. Intanto, perché è il secondo stagionale contro l’Atalanta, già sconfitta nel match di andata allo stadio Via del Mare e pure con lo stesso punteggio, 2-1. A differenza della vittoria dello scorso 9 novembre però l’Atalanta di Gasperini questa volta si presentava al cospetto dei giallorossi con l’etichetta di squadra in gran forma, seconda in questo momento soltanto allo strabiliante Napoli di Luciano Spalletti. Al Lecce allora non restava altro che affrontarla così come aveva già fatto con le altre big della serie A: pressione alta, squadra aggressiva in tutte le zone del campo e capace di togliere l’iniziativa agli avversari. In più, bisognava fare il possibile per limitare i nerazzurri sulle corsie laterali, dove la squadra di Gasperini è tremendamente forte. Al Lecce è riuscito praticamente tutto, merito di un’ottima preparazione tattica cui è seguita la prestazione evocata ad alta voce dal tecnico Baroni alla vigilia del match. Ad eccezione di un paio di sbavature, che ci possono stare, e dell’errore di Falcone, e anche quello ci può stare, il Lecce ha tirato fuori dal cilindro una prestazione al limite della perfezione mandando in estasi i circa duemila tifosi leccesi presenti nel settore ospiti e anche in tribuna. Basta dire che in occasione dei due gol dei giallorossi Ceesay e Blin una buona porzione di tribuna centrale ha esultato come se la gara si stesse giocando al Via del Mare anziché al Gewiss Stadium di Bergamo.
Il lunch match è servito per recuperare un elemento del calibro di Ceesay, che negli ultimi tempi era finito un po’ nel dimenticatoio anche a causa di problemi fisici, per rivedere all’opera l’ottimo Tuia e infine per saggiare le qualità (buone) di Ceccaroni, il difensore centrale arrivato a gennaio dal Venezia. Il 19 febbraio 2023 sarà una data da ricordare anche per Pantaleo Corvino. Proprio ieri infatti il responsabile dell’area tecnica del Lecce ha tagliato il prestigioso traguardo delle 200 partite in serie A con il club giallorosso. Un record se si tiene conto che alle sue spalle c’è il compianto Mimmo Cataldo con 166 partite.
Da questa mattina Hjulmand e compagni cominceranno a preparare la gara di sabato sera (ore 20.45) al Via del Mare contro il Sassuolo. Una sfida che, alla luce della posizione di classifica degli emiliani, rappresenta uno scontro sulla strada della salvezza.
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