In casa, per esempio, si è già fatto meglio del passato campionato: lo scorso torneo, in 19 partite casalinghe, il Lecce vinse solo tre volte. L'aria è cambiata. Si è visto subito. Nelle prime tre esibizioni al Via del Mare altrettante vittorie. Lo stadio leccese è tornato ad essere una roccaforte difficilmente valicabile per gli avversari. Per il momento solo Napoli e Torino sono riuscite a saccheggiare lo stadio leccese. Ma torniamo ai punti conquistati nel finale. Alla prima giornata, ospite la Lazio, la squadra giallorossa ribalta lo svantaggio negli ultimi cinque minuti. Al 40' Almqvist pareggia il gol di Immobile. Due minuti più tardi Di Francesco (alla sua ultima esibizione in giallorosso prima del passaggio al Palermo, ndc) firma il gol del sorpasso. Un avvio con il botto per la squadra di D'Aversa che dimostra subito di avere grande audacia.
Passano due turni di campionato e alla quinta giornata la formazione leccese torna a essere letale nel finale. Al Via del Mare è ospite il Genoa. Partita bloccata sullo 0-0 quando al 38' della ripresa Oudin tira fuori dal cilindro una conclusione delle sue e piega il Genoa regalando al Lecce tre punti sbloccando così la situazione di parità. Alla nona giornata la squadra leccese è ospite dell'Udinese. E ci deve pensare Piccoli, al 38', a pareggiare i conti di una partita il cui bottino sembrava destinato a finire interamente nelle mani dei friulani. Ed è ancora Piccoli a mettere le cose a posto per il Lecce, contro il Bologna lo scorso 3 dicembre al Via del Mare. Una partita lunghissima che all'ultimo respiro l'attaccante bergamasco raddrizza con il calcio di rigore trasformato nella porta sotto la Curva Nord Lorusso Pezzella nelle ore in cui si celebrava il quarantesimo anniversario della scomparsa dei due calciatori del Lecce. Dell'ultimo lampo finale si intravede ancora il bagliore perché è di sabato scorso quando Ramadani al 44' ha lasciato partire il tiro della vittoria e ha regalato i tre punti al Lecce dopo dieci partite a digiuno di successi. È un Lecce che non molla mai, che ci crede fino alla fine. Lo dicono i numeri. Su 20 punti in classifica, la metà è stata conquistata nell'ultimo quarto di gara.