I colpi del Lecce. Sansone e Oudin, qualità al potere

L’ex bolognese potrebbe essere utilizzato come esterno d’attacco ma anche da mezzala. Rappresenta più di una semplice alternativa

I colpi del Lecce. Sansone e Oudin, qualità al potere
di Michele TOSSANI
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Lunedì 11 Settembre 2023, 05:00

Nicola Sansone è l’ultimo rinforzo di una campagna acquisti scoppiettante condotta da Pantaleo Corvino e Stefano Trinchera. L’arrivo dell’ex Bologna completa quindi la rosa messa a disposizione del tecnico Roberto D’Aversa e del suo staff per questa Serie A. Una rosa che, sulla carta, nonostante le partenze di Hjulmand e Umtiti appare competitiva per il raggiungimento dell’obiettivo salvezza e anche più profonda rispetto a quella dello scorso campionato, con più alternative a disposizione dell’allenatore. Per quanto riguarda Sansone, il classe 1991 aggiunge esperienza e qualità nella batteria dei giocatori offensivi. La sua firma infatti, insieme a quella di Remi Oudin, consente ora a D’Aversa di avere a disposizione due giocatori di ottima levatura tecnica da impiegare nella metà campo offensiva per aumentare il tasso di qualità e migliorare le scelte di giocata della squadra negli ultimi trenta metri. Nato e cresciuto in Baviera, con alle spalle esperienze nel settore giovanile del Bayern e in Spagna, con la maglia del Villareal, Sansone è un giocatore altamente associativo, in grado cioè di legarsi tecnicamente con i compagni. Impiegabile come giocatore di fascia o come trequartista, l’ex bolognese potrebbe essere utilizzato da D’Aversa come esterno d’attacco o numero 10 nel 4-2-3-1, ma anche da mezzala qualora l’allenatore del Lecce (fra l’altro anche lui nato in Germania come Sansone) decidesse di partire col 4-3-3 come sistema base. Anche se declinato in modo diverso, Sansone ha già incontrato il 4-3-3 in carriera, avendo alle spalle esperienze con allenatori che utilizzavano lo stesso modulo.

In particolare, il nuovo acquisto del Lecce è stato alle dipendenze di Eusebio Di Francesco in un Sassuolo costruito sui tagli degli esterni e la ricerca della profondità. Destro di piede, rapido e preciso nei passaggi, Sansone può essere utilizzato con efficacia su entrambi i lati del campo. Con Oudin che, secondo D’Aversa, rende meglio in zone centrali del campo, è probabile che Sansone alla fine venga utilizzato per lo più in fascia. L’anno passato è stato limitato ad appena 909 minuti totali fra campionato e coppa Italia (con soltanto 9 partenze da titolare messe insieme fra le due competizioni) nell’ottimo Bologna di Thiago Motta, anche a causa dei vari problemi fisici che il ragazzo ha dovuto affrontare. Anche per questo, alla fine della scorsa annata, non gli è stato rinnovato il contratto. Nonostante lo scarso minutaggio, Sansone è riuscito comunque a giocare una media di 19 palloni per 90 minuti di gioco sulla trequarti offensiva e 3.54 (sempre per 90 minuti) nell’area avversaria in partite di Serie A, torneo nel quale ha realizzato quattro reti (alle quali vanno aggiunti due assist).

In particolare è rimasto impresso il gol realizzato ad aprile contro il Milan, con una invasione dell’area rossonera chiusa con una conclusione sotto porta dopo pochi secondi dall’inizio della partita. In generale il giocatore ha prodotto una media di 1.09 p/90 passaggi chiave (quei passaggi che permettono di superare almeno una linea difensiva avversaria) e 1.29 p/90 tiri in porta tutte le competizioni comprese. L’ulteriore dato di 3.27 p/90 dribbling ci conferma la capacità del neo leccese nel superare l’uomo. Qualche pecca il giocatore la mostra sul piano difensivo, dove non è sempre irreprensibile, così come deve migliorare nel lavoro in spazi ristretti e nella difesa della palla (7.82 p/90 i palloni persi nella scorsa annata). Con l’arrivo di Sansone e di Oudin il Lecce potrà affrontare anche le probabili defezioni a gennaio di Hamza Rafia e Lameck Banda, che dovrebbero essere convocati per la coppa d’Africa dalle rispettive nazionali (Tunisia e Zambia). Sansone quindi è più di una semplice alternativa a Banda, Strefezza, Almqvist e Rafia e si candida a diventare un elemento importante nelle rotazioni di D’Aversa.

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