«Brindisi, niente rivoluzioni». Coach Sakota parla delle strategie del club

«Brindisi, niente rivoluzioni». Coach Sakota parla delle strategie del club
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Martedì 2 Gennaio 2024, 20:55 - Ultimo aggiornamento: 4 Gennaio, 14:58

«Sono consapevole che ci sono tanti problemi in diverse posizioni, faremo qualcosa sul mercato ma ovviamente non possiamo pensare di stravolgere tutta la squadra». Più chiaro di così Dragan Sakota non poteva certo essere. Il coach serbo-greco della Happy Casa Brindisi ha fatto chiarezza sul momento della squadra biancazzurra nella sala stampa del PalaRadi di Cremona dopo il match con i lombardi. Una sconfitta che suona quasi come una sentenza per un Brindisi che pare oramai in caduta libera e incapace di dare un segnale importante nella corsa alla salvezza. I biancazzurri restano sempre sul fondo della classifica con 4 punti fin qui conquistati, a -4 da Treviso, -6 dal quartetto formato da Tortona, Varese, Pesaro e Sassari. Per carità nulla è ancora compromesso, a 16 giornate dalla fine del campionato la situazione può essere ancora ribaltata. Tutto vero. Ma questa squadra, questo gruppo di giocatori sembra non essere nelle condizioni di poter invertire la rotta. I segnali giunti dalla trasferta di Cremona sono stati inequivocabili: una formazione che necessita di punti salvezza scende in campo giocando tutta la partita con il coltello tra i denti, indipendentemente poi dal risultato finale, che può essere favorevole o meno. Ma esce dal campo sapendo di aver fatto il suo, di aver sudato la maglia e di averci provato. In terra lombarda queste prerogative sono venute meno. E non è la prima volta che ciò accade. Ricordate Treviso? E ancor prima la gara casalinga con Pesaro o la trasferta di Napoli. Siamo su quei livelli, con l’aggravante che con il passare delle partite i margini di errore si riducono ai minimi termini. Il campionato procede spedito, non aspetta nessuno. Tantomeno una Happy Casa preda dei suoi limiti caratteriali, oltre che tecnici.

E qui si apre un altro capitolo. È sempre più evidente che questa sia una squadra manchi di un vero pivot. I quattro punti scritti a referto dal duo Johnson-Bayehe con appena cinque tiri presi sono la riprova delle difficoltà che Brindisi fa nel pitturato. Una lacuna che ci si porta dietro dall’inizio della stagione e che non è stata mai colmata. Si è pensato invece di mettere mano alla “cabina di regia” dove l’arrivo di Loren Jackson non ha sortito gli effetti sperati tanto da costringere la dirigenza di contrada Masseriola a mettere nuovamente mano al portafoglio per ingaggiare Frank Bartley, miglior realizzatore della scorsa regular season LBA 2022/2023 con la maglia di Trieste. Un giocatore che ha dimostrato una crescita costante negli anni, un giocatore di grande impatto offensivo grazie ad una ampia varietà di soluzioni per concludere, ma al contempo può essere un’ottima spalla da affiancare al playmaker. Abbina la tecnica a una fisicità di alto livello il che gli permette di essere efficace sia in attacco nell’uno contro uno, sia nella metà campo difensiva. Basterà l’innesto di Bartley a cambiare le carte in tavola, ad imprimere la tanto agognata svolta? Forse, chissà. Intanto, restano i fotogrammi dell’ennesima sconfitta di una stagione nata male e che rischia di finire ancora peggio. A Cremona la Happy Casa non è mai stata in partita (un paio di lampi in corso d’opera, ma nulla di più), dando l’impressione di non aver ancora smaltito la “scottatura” dell’incredibile ko casalingo contro Scafati della settimana precedente. Era un’altra occasione da cogliere, ma così non è stato. E le prossime due gare con Brescia (domenica) e Virtus Bologna (lunedì 15 dicembre) non fanno presagire nulla di buono.

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