Un Bari annebbiato: spunti interessanti ma altro ko a Catanzaro: «Vergognatevi»

Un Bari annebbiato: spunti interessanti ma altro ko a Catanzaro: «Vergognatevi»
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 28 Febbraio 2024, 07:40 - Ultimo aggiornamento: 07:41

C'è stata una reazione ma non è bastata al Ceravolo di Catanzaro. Il secondo KO di fila è una mazzata difficile da digerire, accompagnata dai sonori fischi dei 750 tifosi presenti anche sugli spalti dell'impianto calabrese. «Vergognatevi», è il coro che rimbomba al fischio finale da parte dei supporters biancorossi. Il Bari, dopo tre giorni dalla bruttissima prestazione di Bolzano, mostra un altro viso e soprattutto un altro atteggiamento.

E ci si verrebbe da chiedere: perché non vedere la stessa determinazione anche quattro giorni prima? Ma si sa, ogni partita è diversa dalle altre. I biancorossi perdono 2-0 a Catanzaro grazie al capolavoro di Vandeputte dopo neanche 10 minuti e alla rete di Iemmello. Le due cose (quasi) più importanti avvengono nei primi minuti di gioco: Lulic si divora il gol del possibile vantaggio al primo minuto ed è sempre l'ex Frosinone a causare la punizione da cui il belga segna la rete dell'1-0.

Le scelte di Iachini

Facendo un passo indietro. Iachini sceglie inizialmente il 3-4-1-2 e cambia pelle alla sua squadra, scegliendo la difesa a tre con Sibilli alle spalle di Nasti e Menez. Panchina per Edjouma, Dorval e Puscas. La partita si mette subito in salita ma il Bari prova a macinare gioco producendo anche un paio di occasioni buone, ma la sensazione è che manchi qualcosa in mezzo e soprattutto negli ultimi metri. È vero che c'è stato un passo in avanti dal punto di vista della prestazione, ma per «far uscire il sole»- come ha detto Iachini- è ancora troppo poco. La seconda sconfitta di fila è quasi una sentenza per la squadra di Iachini, che aveva spronato a guardare tutti verso l'alto dopo i successi con Feralpisalò e Lecco ma la verità è un'altra: questa squadra merita il posto che ha. È una formazione da metà classifica, che deve pensare a guardarsi dietro.

È vero che i play-off rimangono a due punti (con il Modena che deve ancora giocare, ndr), ma va anche detto che è frutto di una mediocrità generale del campionato che comunque vede correre la Ternana (ultima partecipante ai play-out) che ora è a -4 dal Bari. La sensazione è che il Bari debba guardarsi sempre dietro e non avanti, perchè quando gli è stato chiesto di fare il famoso salto di qualità, è sempre venuto meno. SudTirol e Catanzaro, da un lato all'altro dell'Italia, sono la fotografia delle tante cose che non vanno. E non c'è allenatore che tenga ed è il terzo di questa stagione, con un curriculum anche importante e con un atteggiamento che avrebbe dovuto dare una scossa.
Una differenza rispetto al passato c'è stata solo nelle prime due partite, ma probabilmente soltanto a causa di avversari che non si potevano considerare all'altezza.

Nel momento in cui si poteva dare una sorta di svolta alla stagione, il Bari si è sciolto come neve al sole. Esattamente come le sue ambizioni. Ci ha provato Iachini: arrabbiandosi, sbraitando e anche aizzando i tifosi. Il destino, però, è quello visto in praticamente più di metà del campionato: una formazione da metà classifica. Resta il rammarico se si pensa che un anno fa neanche si sognava la promozione in Serie A.

© RIPRODUZIONE RISERVATA