Pino Insegno non condurrà "L'Eredità", ecco chi sarà il nuovo volto del programma su Rai 1

Pino Insegno non condurrà "L'Eredità", ecco chi sarà il nuovo volto del programma su Rai 1
Pino Insegno non condurrà "L'Eredità", ecco chi sarà il nuovo volto del programma su Rai 1
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Venerdì 10 Novembre 2023, 08:22

Non sarà Pino Insegno a condurre L'Eredità a partire a gennaio, come era stato precedente annunciato. La decisione è stata presa dopo un confronto tra la Rai e Banijay Italia, che produce il programma. La casa di produzione avrebbe fatto forti pressioni per non avere il conduttore alla guida del game show di Rai1, molto seguito e collocato in una fascia strategica per l'Auditel e la sfida con Mediaset. Insegno era in dubbio da diversi giorni, dopo l'andamento non positivo degli ascolti de Il Mercante in Fiera, che ha provocato anche una protesta dei giornalisti dell'edizione della sera del Tg2 che segue la trasmissione. Il timore era che anche il programma che fa da traino al Tg1 potesse subire un calo, con effetti negativi non indifferenti per la raccolta pubblicitaria.

 

La replica del manager

«Apprendiamo dagli organi di stampa che Pino Insegno sarebbe stato estromesso da L'Eredità, ma non abbiamo ricevuto nessuna comunicazione in tal senso né da Rai né da Banijay. Al momento, quindi, possiamo solo rilevare l'ennesimo gioco al massacro sulla sua pelle, un gioco che va avanti da mesi con una violenza che non abbiamo mai riscontrato in nessun caso prima. Attendiamo la definizione dell'accordo tra Rai e Banijay per iniziare a lavorare sul programma». Diego Righini, manager di Pino Insegno, commenta così «le notizie circolate nelle ultime ore che davano per certa l'uscita di Pino Insegno dall'Eredità».

 

Chi sarà il nuovo conduttore

Tra i nomi circolati, negli ultimi giorni, per la conduzione de L'Eredità quelli di Flavio Insinna e di Marco Liorni.

Sembra, però, che l'intenzione sia quella di evitare deja-vu e quindi appare probabile, al momento, che si propenda per un nome nuovo. Non dovrebbe essere, comunque, quello di Gabriele Corsi, che pure ha estimatori in Rai, perché conduce già un game show sul Nove ed è, quindi, legato a Discovery. A gestire la partita è il direttore dell'Intrattenimento Day Time, Angelo Mellone, che prenderà una decisione, con la casa di produzione, nelle prossime settimane, anche perché le registrazioni dovrebbero prendere il via da dicembre.

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Chi rischia

Il Mercante in fiera non è, però, l'unica trasmissione sotto osservazione. Dopo lo stop a Liberi Tutti, l'attenzione è puntata su Avanti Popolo, il talk di Nunzia De Girolamo del martedì sera di Rai3. Martedì scorso la trasmissione è scesa ancora, facendo segnare 312mila spettatori con l'1.8% di share, in una serata resa più complicata dalla concorrenza della Champions. Il direttore dell'Approfondimento Rai, Paolo Corsini, ha detto in Vigilanza di voler attendere la pausa natalizia per fare un bilancio, perché i programmi non si giudicano dopo due o tre puntate, ma occorre attendernee almeno sei o otto, anche per le sperimentazioni più brevi. Fari puntati, inoltre, su Che sarà di Serena Bortone, che va in onda il sabato e la domenica su Rai3. Non brillano, anche, La Volta Buona con Caterina Balivo, nel pomeriggio di Rai1, e Macondo con Camila Raznovich, nella prima serata di Rai3.

 

La nuova trasmissione di Giorgino

Ora si spera nella nuova trasmissione di Francesco Giorgino, XXI Secolo, in onda dal 20 novembre nella seconda serata del lunedì di Rai1, e in quella di Salvo Sottile, Far West, attesa tra qualche settimana nella prima serata del lunedì di Rai3. Sono scelte con le quali la Rai ha cercato anche di ridurre i costi: XXI Secolo costerà circa 40mila euro a puntata con un risparmio in quella fascia. Su Rai3, inoltre, la stagione passata Che Tempo Che Fa costava 430mila euro a puntata, Le Parole 50mila euro e Cartabianca 50mila euro. Ora Report alla domenica ha avuto un incremento di 10mila euro a puntata per 25 minuti in più, Che Sarà costa 40mila euro (in onda sabato e domenica), Avanti Popolo 200mila euro e Far West 200mila euro. Quindi in access e nel prime time di Rai3 il risparmio è di 30mila euro.

 

Cosa succede a Rai Sport

L'Usigrai è già in allarme, perché si temono tagli. Anche la redazione di Rai Sport, dopo che Mediaset ha conquistato nuovamente i diritti della Coppa Italia, non ha nascosto timori di un ridimensionamento, ma le voci di un assorbimento in Rai News non appaiono fondate e tantomeno quelle di una minore attenzione al settore come dimostra il battage pubblicitario sulle Atp Finals di tennis. «Il taglio del canone è messaggio importante alla stessa Rai per rimettersi in marcia in modo adeguato», ha detto in Vigilanza il senatore della Lega Giorgio Maria Bergesio. «Se volevate darci un messaggio, andava bene anche una lettera», ha replicato Maggioni.

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