La risposta da parte del datore di lavoro dovrà arrivare entro e non oltre due mesi dalla data di presentazione della domanda. E se le informazioni fornite dovessero risultare imprecise o incomplete, al datore potranno essere richiesti ulteriori chiarimenti e dettagli. Stop anche alle clausole contrattuali che impediscono ai dipendenti di divulgare informazioni sui loro compensi. Non solo. Con le nuove norme i datori di lavoro hanno l’obbligo di dettagliare le informazioni sulla retribuzione iniziale o sulla fascia retributiva dei posti vacanti pubblicati, riportandole nei relativi avvisi di ricerca di personale o comunicandole prima del colloquio di lavoro. Infine, la direttiva impone il divieto di chiedere ai candidati informazioni sulle retribuzioni percepite nei precedenti rapporti di lavoro.
Sarà possibile conoscere la busta paga del collega
di Francesco Bisozzi
Mercoledì 23 Agosto 2023, 07:19 - Ultimo aggiornamento: 08:04 | 1 Minuto di Lettura
Le tutele
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