Teatro, musica, escursioni e riti: ecco cosa fare stasera in Puglia. La carrellata di eventi

Sabato 3 Febbraio 2024, 07:49 - Ultimo aggiornamento: 13:56 | 2 Minuti di Lettura

Provincia di Taranto

- In quello spicinio che sono diventate le stagioni teatrali tarantine dove trovare come una volta qualcosa di veramente buono per non dire poi ottimo è un’impresa rabdomantica, a sconfessare la tesi compare oggi al Fusco alle 21 (e per la consueta replica alle 18 anche domani, secondo la tradizione del cartellone comunale di prosa) “Così è (se vi pare)” di Luigi Pirandello.
Un testo che conoscono a menadito gli amanti del buon palcoscenico, in particolare se hanno fatto studi classici e soprattutto se hanno avuto fior di professori. Il tormentato vate siciliano, Pirandello (inviso al vero vate, D’Annunzio, decisamente e pericolosamente più godereccio), parte come spesso accade da una delle sue novelle e la trasforma nei tre atti che servono per raccontare dell’arrivo in una piccola comunità di due persone, il nuovo segretario municipale, il signor Ponza, e la signora Frola, genero e suocera necessariamente uniti da una terza figura. Ma la figlia della signora Frola è ancora in vita o, come la donna non dubita, è davvero perita sotto le macerie provocate dal terremoto che ha sconquassato la Marsica, luogo di provenienza di tutti. Oppure colei che adesso si accompagna a Ponza è la sua seconda moglie, come lui sostiene. I soliti ghirigori pirandelliani per arrivare alla conclusione che fornisce il titolo, “Così è (se vi pare)”.
Nel senso che ognuno è libero di essere matto a modo suo, non occorre licenza per farlo. In modo particolare dinanzi alla verità. Il testo debutta in una delle sale ormai scomparse di Milano, l’Olimpia, nel 1917 e Pirandello non è ancora in odore di quella fama che lo condurrà al Nobel nel 1934 ma è già prevedibile che il suo fare metterà in subbuglio il teatro italiano. Occorrono grandi attori per mettere in scena “Così è (se vi pare)” e Geppy Gleijeses di ritorno al Fusco solo nominalmente a poche settimane di distanza dalla sua versione dell’eduardiano “Uomo e galantuomo”, firma la regia di questo spettacolo fresco di presenza al teatro Parenti di Milano (dove non si va se non si è bravi) e in sosta a Taranto durante una tournée trionfale ma così parcellizzata, città e comuni anche piccoli della Bella Italia, da sembrare quella degli antichi “scavalcamontagne”. Occorrono anche grandi personalità per sobbarcarsi il peso. Ed eccole, sono quelle di Milena Vukotic e Pino Micol. Per informazioni: 099.9949349.

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