Ilary Blasi, oggi esce il libro "Che Stupida": tutti i retroscena, l'incontro con Noemi Bocchi, i video cancellati, lo stress dei figli: «Non ce la facciamo più»

Martedì 30 Gennaio 2024, 14:58 | 2 Minuti di Lettura

Totti e il dramma per la morte di papà Enzo

La conduttrice racconta anche di quando, nel 2020, venne a mancare Enzo Totti, papà di Francesco, per tutti Lo Sceriffo. In pieno Covid, una perdita da cui Francesco ha veramente faticato a riprendersi. E Ilary lo racconta, e ricorda, con tenerezza e affetto: "Dicono che alla morte dei genitori si sia abbastanza preparati: è nella natura delle cose che le madri e i padri vengano a mancare prima dei figli. Noi non lo eravamo. Né Francesco né io né i suoi nipoti, che adoravano il nonno. Per almeno due settimane dalla scomparsa del padre Francesco non riesce a dormire. È tormentato dal non essergli stato accanto in ospedale. Magari prende sonno, poi si sveglia in piena notte senza riuscire a riaddormentarsi. Ci alziamo, lo porto con me in cucina, preparo due tazze di tè e parliamo, parliamo continuamente del suo papà, della sua mamma, di come sia potuto succedere, della tremenda ingiustizia che è il Covid. A forza di tirar fuori i ricordi belli – la soddisfazione che provava mentre i nipoti scartavano uno dei suoi regali, il rito di presentarsi a Trigoria con il bagagliaio pieno di pizza rossa o alla mortadella nel giorno del compleanno di Francesco, una quantità indefinibile di partite a carte, le battute esilaranti e la tempra da sceriffo, talmente evidente che i tifosi l’avevano soprannominato così – realizziamo che Enzo ha avuto una vita avventurosa, lunga, è stato circondato sempre dall’amore, ha visto il figlio diventare un campione e i bambini crescere. Giorno dopo giorno riusciamo a ritrovare una parvenza di equilibrio. Qualche settimana dopo sento che Francesco sta finalmente meglio, che sta ricominciando a respirare quando, un mattino, ricevo un suo messaggio. Mi ringraziava per essergli stata vicino nel momento peggiore della sua vita. Coccolandolo, stringendolo, abbracciandolo l’avevo fatto sentire forte e amato, e ci teneva a farmi sapere quanto a sua volta mi amasse e mi considerasse la sua metà".

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