Focara (o Pira) di San Ciro a Grottaglie: ecco il programma e gli eventi

Sabato 27 Gennaio 2024, 17:33 - Ultimo aggiornamento: 31 Gennaio, 06:57 | 2 Minuti di Lettura

Com'è realizzata

Realizzata con le fascine di legna d’ulivo e con i tralci delle viti portati dai fedeli per devozione - come è scritto nella tradizione secolare -, la foc’ra dell’edizione 2024 ha una base quadrata di 23 per 23 metri, un’altezza di 22 metri ed è l’unica, tra tutti i falò delle località dei riti del fuoco, ad avere una camera interna visitabile. La struttura è sormontata da una grande punta piramidale, anche questa in legno; è decorata con opere d’arte realizzate da artisti grottagliesi e dedicate al santo che bruceranno, in segno di devozione, avvolte dal fuoco del grande falò: un fuoco sacro e, al contempo – così come tramandato dall’antichità – simbolo di purificazione, in cui il ricordo del martirio del santo originario di Alessandria d’Egitto, che fu medico ed eremita tra il III e il IV secolo dopo Cristo, si fonde con il folklore e la religiosità popolare. Tutto è stato realizzato sapientemente dai maestri della foc’ra, figure storiche del paese, mani esperte e laboriose che conoscono il metodo di costruzione del grande falò, utilizzando i ceppi di vite e le fascine di ulivo, come vuole la tradizione. I maestri sono stati affiancati da alcuni giovani che, da qualche anno, si stanno accostando a questa antica arte. Gli organizzatori rivolgono un invito alla comunità, con l’obiettivo di sensibilizzare i cittadini alla partecipazione: prendere parte alle iniziative del programma che ruota intorno alla foc’ra dedicata a San Ciro e “sentire” la festa come momento identitario e di incontro.

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