L'amore ha una firma (chimica), la dopamina accende la passione. Scoperto come il tempo curi tutte le ferite, la ricerca

Sabato 13 Gennaio 2024, 07:33 - Ultimo aggiornamento: 08:59 | 2 Minuti di Lettura

La "festa" dell'amore

Ecco l'esperimento. Attraverso una tecnologia di neuroimaging all'avanguardia, Donaldson e colleghi hanno misurato in tempo reale ciò che accade nel cervello di un'arvicola che cerca di unirsi al suo partner. In un test il roditore doveva premere una leva per aprire la porta della stanza in cui si trovava il compagno; in un altro, per farlo doveva scavalcare un recinto. Il tutto mentre un minuscolo sensore a fibra ottica monitorava, millisecondo per millisecondo, l'attività del nucleo accumbens dell'animale, l'area del cervello che ci motiva nella ricerca di esperienze gratificanti: dal cibo alle droghe. In passato, studi di neuroimaging condotti nell'uomo hanno indicato che quando teniamo per mano il nostro partner il nucleo accumbens si illumina. Il sensore utilizzato per fotografare come si comporta quello delle arvicole rileva la dopamina. Ebbene, quando i roditori spingevano la leva o scavalcavano il muro per incontrare il loro compagno di vita «la fibra si accendeva come un rave», è l'espressione usata da Anne Pierce, prima autrice dello studio. E la "festa" continuava mentre, riuniti, gli innamorati si coccolavano e si annusavano a vicenda. Al contrario, se dall'altra parte della porta o del recinto si trovava un'arvicola a caso, la luce si attenuava. «Ciò suggerisce - dice Pierce - che non solo la dopamina è davvero importante per motivarci a cercare il nostro partner, ma anche che nel nostro centro cerebrale della ricompensa scorre più dopamina quando siamo insieme al nostro partner, invece che con uno sconosciuto».

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