Covid, su i contagi: torneremo a indossare le mascherine? Le regole sull'isolamento. In arrivo una circolare sui tamponi

Giovedì 7 Settembre 2023, 20:37 | 2 Minuti di Lettura

Le nuove varianti sono problematiche?

Tra le nuove varianti si segnalano EG.5, ribattezzata Eris, e la variante Pirola (BA.2.86). C'è anche la variante Kraken (XBB.1.5) per cui è stato autorizzato il vaccino Pfizer-Biontech aggiornato.

Anche la casa farmaceutica Moderna ha annunciato che il proprio vaccino è aggiornato alla mutazione XBB.1.5 ed è efficace contro la variante BA.2.86 (Pirola), generando un aumento di 8,7 volte degli anticorpi neutralizzanti.

In Europa sono state osservate le seguenti varianti dominanti: Kraken (XBB.1.5) ed Eris (F456L) in queste proporzioni: Austria (70%), Belgio (62%), Danimarca (65%), Francia (56%), Germania (61%), Islanda (52%), Irlanda (63%), Italia (52%), Paesi Bassi (61%), Portogallo (64%), Spagna (44%) e Svezia (53%).

«Attualmente, non ci sono prove che suggeriscano che l'infezione con una delle varianti emergenti» del virus del Covid «sia associata a una malattia più grave o a una riduzione dell'efficacia del vaccino rispetto ad altre varianti attualmente circolanti». È quanto dichiara la direttrice del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie Andrea Ammon nel report rilasciato oggi. L'Ecdc ha pubblicato un aggiornamento sullo stato attuale della trasmissione di Covid-19 nell'Unione europea e nella zona economica europea, con un'analisi dell'impatto delle nuove varianti e considerazioni sulla salute pubblica per l'autunno 2023. «Gli individui più anziani e quelli con patologie concomitanti - ha aggiungo Ammon - restano più esposti al rischio di malattia grave se infettati, quindi i programmi di vaccinazione autunnale dovrebbero dare priorità alle persone di età superiore ai 60 anni e altri gruppi vulnerabili».

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