Acquisti on line, reso gratuito addio anche in Italia: cambiano le regole dei colossi dell'e-commerce

Martedì 2 Gennaio 2024, 09:56 - Ultimo aggiornamento: 10:15 | 1 Minuto di Lettura

I grandi marchi

A dare il via al cambio di tendenza è stata l'Inghilterra dove l'81% dei rivenditori ha iniziato ad addebbitare ai consumatori il costo del reso. A cominciare da Zara che già un anno fa ha iniziato ad addebitare 1,95 sterline, ai clienti che vogliono restituire un capo acquistato online e consegnato in punti gestiti da terzi. Nessun pagamento se invece il reso viene effettuato nei negozi fisici. Ma Zara è in buona compagnia, anche Amazon, H&M, J.Crew, Anthropologie, Abercrombie & Fitch hanno deciso di cambiare le regole introducendo una commissione a chi vuole restituire un prodotto. Si paga la restituzione anche per l'azienda giapponese Uniplo e per britannica Asos.

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