Gli insegnanti di sostegno scartano le cattedre delle scuole di periferia: così gli alunni rischiano di restare senza prof. I numeri sono preoccupanti: il 90% delle posizioni sono infatti ancora scoperte. Accade alle scuole primarie e secondarie, soprattutto quelle più periferiche. «Su 90 cattedre per il sostegno ne ho coperte solo 3. Sto procedendo con le chiamate dalla lista dell’istituto ma la situazione è drammatica» denuncia Valeria Sentili, preside dell’Istituto Francesca Morvillo, la scuola tra la Borghesiana e Torre Angela. «Il problema - precisa- non è certo nuovo e lo sappiamo bene. Ma mai come quest’anno ci troviamo in difficoltà per assicurare ai ragazzi che necessitano, l’insegnante di sostegno. Se non verranno coperte, non possiamo assicurare le lezioni agli alunni. Un allarme che abbiamo registrato praticamente in tutte le scuole di periferia». Il rischio ora, è che pur di coprire la cattedra, i presidi siano costretti a chiamare anche chi non ha l’abilitazione: «Purtroppo - precisa la dirigente scolastica - siamo stati costretti anche in passato a chiamare professori non abilitati per il sostegno. Ma non ci sono alternative se gli abilitati continuano a scartare i nostri posti, chiameremo i prof. che ci daranno la loro disponibilità».
I “riservisti" - Un copione dunque che si ripete e che sta mettendo in seria difficoltà i presidi dei diversi istituti nelle periferie capitoline.