Scuola, Emiliano ci prova: «Tamponi a prof e ragazzi». I medici: «Idea inattuabile»

Scuola, Emiliano ci prova: «Tamponi a prof e ragazzi». I medici: «Idea inattuabile»
di Maria Claudia MINERVA
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Mercoledì 26 Agosto 2020, 08:25 - Ultimo aggiornamento: 10:25
Fare i test sierologici al personale docente e tecnico amministrativo della scuola non basta. Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, vuole andare oltre e, a sorpresa, lancia l'idea di sottoporre a tampone tutti gli insegnanti e la popolazione studentesca. Lo ha detto ieri in diretta televisiva a “L'aria che tira” su La7, cambiando le carte in tavola, giacché c'è già una indicazione ben precisa del governo sui test per gli insegnanti e gli Ata che restano, almeno per il momento, solo su base volontaria. Invece il governatore pugliese, che non è nuovo alle proposte inaspettate, supera quanto stabilito dal Comitato tecnico scientifico ipotizzando un rientro in classe in sicurezza solo dopo un vero e proprio screening di massa.

«Le scuole si stanno organizzando da se stesse con le linee guida che ci auguriamo il ministero impartirà agli istituti; noi siamo serventi, siamo maggiordomi che devono dare una mano alle scuole a ripartire, ma la nostra idea è che l'ingresso dei ragazzi a scuola debba essere preceduto da uno screening molto approfondito di insegnanti e ragazzi - ha detto convinto il governatore pugliese -. Siamo pronti, perché una volta che finiranno i rientri dei pugliesi che sono andati a infettarsi all'estero, purtroppo, e che hanno riportato in Puglia un certo numero di contagi, quello stesso dispositivo che fa migliaia di tamponi in questo momento sarà messo a disposizione delle scuole abbiamo macchinari molto importanti, abbiamo le squadre e i drive in dove fare i tamponi per sottoporre a screening insegnanti e studenti».

Il presidente della Regione, nell'invocare test per tutto il personale scolastico, è stato categorico: «Siamo dell'idea che fare il tampone a tutti gli allievi e ai docenti - che è una scelta forte perché impegnerà tutto il sistema sanitario pugliese in maniera radicale, con un piano che evidentemente non può essere fatto tutto insieme e tutti i giorni ma in maniera sistematica - può disinnescare questo incubo, perché i contagi all'esterno sono molto meno possibili di quelli all'interno invece molto più probabili considerato che gli ambienti si saturano. A scuola la cautela deve essere la più alta possibile».

Emiliano si è detto quindi pronto «a prescindere dalle elezioni regionali, io non sarò in grado di fare campagna elettorale, perché non è immaginabile che io possa girare per fare comizi e cose di questo genere, non sono in grado di farlo e non ho neanche lo spirito e l'umore giusti per fare una cosa del genere» a mettere a punto tutto il sistema e a renderlo disponibile per le scuole pugliesi. «Le lezioni cominciano il 24 settembre - ha chiosato il governatore -, ma noi dobbiamo cominciare molto prima, se il ministero riterrà utile questo passaggio».

Una proposta, quella dello screening di massa, che non convince molto il presidente regionale della Fimmg (Federazione italiana medici di medicina generale), Donato Monopoli: «Sarebbe un test di massa che vedo difficile da attuare in un tempo breve, poi una volta cominciate le lezioni si può fare tutto, ma prima sarebbe impossibile campionare tutti. Come si fa a fare 10mila test al giorno? Queste sono cose che vanno programmate per tempo e organizzate come si deve. Adesso pensiamo ai test sierologici per i docenti e Ata, che stanno per partire perché oggi (ieri per chi legge, ndr) finalmente sono stati ritirati i kit. Abbiamo un po' più di tempo a disposizione perché qui da noi le lezioni partono il 24 settembre».

A proposito di date, la Puglia sarà l'ultima regione a partire con le lezioni. La campanella suonerà infatti solo il 24 settembre, subito dopo la competizione elettorale. La Sardegna partirà invece il 22 settembre, mentre il Friuli il 16. Anticipa Bolzano, con la prima lezione il 7 settembre, tutte le altre, invece, cominceranno il 14, secondo il calendario ministeriale. Come ha ribadito l'altro giorno Palazzo Chigi, la data della riapertura delle scuole non è in discussione, ma le incognite restano tante. Per il governo «far riaprire la scuola è un imperativo categorico ha sottolineato il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, nel corso del vertice con i ministri Lucia Azzolina (Istruzione), Roberto Speranza (Salute), Paola De Micheli (Trasporti), Francesco Boccia (Regioni) -. L'anno scolastico deve ripartire come stabilito. E in sicurezza». Confermato pure che gli ingressi nelle scuole avverranno in modo scaglionato, in base a orari flessibili decisi dai singoli istituti in forza del principio dell'autonomia.
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