L’autunno dell’export: con 844 milioni in meno Puglia 14esima in Italia

L’autunno dell’export: con 844 milioni in meno Puglia 14esima in Italia
di Giuseppe MARTELLA
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Mercoledì 13 Settembre 2023, 05:05

Segno meno sostanziale per esportazioni e importazioni in Puglia. La bilancia commerciale complessiva è negativa per quasi 844 milioni di euro e la Puglia finisce per occupare il 14esimo posto nella classifica generale sulla dinamicità export delle regioni italiane. Questi i dati più significativi venuti fuori dall’ultimo approfondimento dell’Osservatorio Economico Aforisma diretto dal data analyst Davide Stasi. Sotto la lente di ingrandimento i numeri più recenti sull’andamento di import ed export in regione, prendendo come riferimento i valori relativi al semestre gennaio - giugno 2023.
Le tabelle riguardanti i prodotti pugliesi mettono in evidenza come nei periodi precedenti ai primi sei mesi dell’anno in corso le esportazioni fossero cresciute soltanto per valore economico e non già per quantità. E così dinanzi allo sgonfiarsi lento ma progressivo dell’inflazione è iniziato l’arretramento del fatturato delle produzioni pugliesi vendute all’estero.
«Le esportazioni – spiega Davide Stasi – rappresentano un utile indicatore per comprendere lo stato di salute della produzione interna e del commercio mondiale. Nel precedente trend di crescita è stata molto significativa l’impennata dei prezzi e in generale dei listini. L’incremento è stato dovuto più all’inflazione che ad un aumento dei volumi». Entrando nello specifico, si evidenzia come il valore economico complessivo delle esportazioni di Puglia sia passato da poco più di 5 miliardi e 92 milioni di euro del primo semestre 2022, pari all’1.7% dell’export italiano nel mondo, a 5 miliardi e 19 milioni dello stesso periodo dell’anno corrente, ossia il 1.6% su scala nazionale.
Una contrazione importante che in termini percentuali segna un meno 1.4%, molto lontano dal dato nazionale medio che si attesta sul più 4.2%, e consegna alla Puglia, come anticipato, una poco lusinghiera 14esima piazza nella graduatoria tra le regioni italiane. Il Tacco d’Italia  registra la diminuzione più contenuta delle esportazioni ma dietro vede scivolare soltanto Umbria, Lazio, Friuli Venezia Giulia, Sicilia, Val d’Aosta e Sardegna, regione quest’ultima che ha visto crollare l’export del 24.3%.

Le esportazioni dalla Puglia


Ma cosa esporta la Puglia oltre i confini italiani? I valori più alti si registrano per la vendita di autoveicoli, rimorchi e semirimorchi con oltre 710 milioni di euro di fatturato nel primo semestre 2023. Seguono poi i prodotti alimentari con 591 milioni, macchinari e apparecchiature per quasi 546 milioni. Appena fuori dal podio dei prodotti pugliesi con più mercato all’estero si trovano i preparati e i prodotti farmaceutici di base, oltre 338 milioni di euro di fatturato, quelli agricoli, animali e della caccia, quasi 318 milioni di euro incassati dalla loro vendita, e ancora le produzioni in gomma e in materie plastiche con 239 milioni di entrate. A chiudere la “top ten” pugliese dei prodotti con più export arrivano il petrolio greggio e gas naturale, fatturato superiore ai 238 milioni di euro, altri mezzi di trasporto, con quasi 235 milioni di incasso, prodotti chimici e articoli in pelle che attestano i loro fatturati rispettivamente a 232 e 227 milioni di euro.
«Attraverso l’andamento dell’export si può monitorare la competitività del sistema economico pugliese e la sua capacità di raggiungere altri Paesi – aggiunge il direttore dell’Osservatorio Economico Aforisma, Davide Stasi -, che possono rivelarsi strategici per lo sviluppo del territorio.

Le vendite oltreconfine continuano ad essere sopravanzate dagli acquisti di carbone e di altre materie prime, soprattutto per effetto dell’energia, trend che manda al tappeto la nostra bilancia commerciale a livello regionale».

Il peso sulla bilancia dell'import di carburanti


A spingere in alto le importazioni in Puglia sono senza dubbio l’acquisto di carbone, petrolio e gas naturale per una somma complessiva superiore a 710 milioni di euro, ma a fare la parte del leone sono i prodotti alimentari che segnano un import superiore a 833 milioni complessivi. E così la bilancia commerciale segna un meno 844 milioni di euro: a fronte di export pari a 5 miliardi 19 milioni di euro, l’import tocca un valore complessivo superiore ai 5 miliardi 863 milioni.
«L’export non è solo un’opportunità in più ma quasi un obbligo per poter accrescere le quote di mercato. È importante presidiare i mercati con più eventi, guide, promozioni, presenze e anche attraverso la protezione dei marchi pugliesi. L’attenzione ai mercati esteri non può che diventare – chiosa Stasi – una priorità per le aziende che vogliono crescere».
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