Giochi del Mediterraneo, è guerra: l'ex Comitato organizzatore diffida il nuovo

Giochi del Mediterraneo, è guerra: l'ex Comitato organizzatore diffida il nuovo
2 Minuti di Lettura
Lunedì 8 Gennaio 2024, 13:00 - Ultimo aggiornamento: 16:10

Tredici tecnici e professionisti, tra cui Elio Sannicandro, ex direttore generale del vecchio Comitato organizzatore dei XX Giochi del Mediterraneo Taranto 2026, hanno presentato una diffida «dall'uso abusivo non autorizzato» dei progetti, del dossier e dei programmi organizzativi nei confronti del nuovo Comitato presieduto da Massimo Ferrarese, che è anche commissario per la realizzazione delle opere.

La diffida

La diffida è stata trasmessa dagli avvocati Enzo Varricchio e Roberta Valente del Foro di Bari perché «cessi l'utilizzo abusivo delle opere della creatività e dell'ingegno» di cui viene rivendicata la paternità da parte di tecnici e professionisti «che hanno operato per la predisposizione dei programmi organizzativi dei XX Giochi del Mediterraneo, a cominciare dal dossier di candidatura nell'ambito della redazione del Piano Strategico Taranto Futuro Prossimo e da tutti i successivi contenuti, piani, progetti, documenti tecnici ed amministrativi, immagine coordinata, brossure e pubblicazioni, nonché dai materiali utilizzati per l'organizzazione dei numerosi eventi sportivi e culturali svoltisi a partire dal 2019, compreso il Masterplan utilizzato dal commissario di Governo e trasmesso al comitato internazionale».

I legali in una nota rammentano che i propri assistiti «hanno operato a vario titolo, collaborando con Asset e con il Comitato Organizzatore Taranto 2026, sviluppando i prodotti, coperti da diritto d'autore, sia individualmente sia in forma collettiva secondo le varie competenze, ruoli e professionalità».

Primo sottoscrittore della diffida è Elio Sannicandro, direttore generale del Comitato organizzatore Taranto 2026 dalla sua costituzione fino al 6 novembre 2023, quando fu rimosso dall'incarico in seguito al suo coinvolgimento - in qualità di commissario straordinario per il dissesto idrogeologico della Regione Puglia - in un'inchiesta della Guardia di finanza di Bari. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA