In Puglia oltre 2.000 morti dall'inizio della pandemia: è scomparso un piccolo paese. A Lecce due decessi nella notte: un vigile urbano in pensione e un 80enne

In Puglia oltre 2.000 morti dall'inizio della pandemia: è scomparso un piccolo paese. A Lecce due decessi nella notte: un vigile urbano in pensione e un 80enne
di Massimiliano IAIA
4 Minuti di Lettura
Mercoledì 16 Dicembre 2020, 08:40 - Ultimo aggiornamento: 13:24

Con i 54 morti di ieri, il numero complessivo dei decessi in Puglia dall'inizio dell'emergenza ad oggi supera quota 2mila. È questo il dato che spicca maggiormente nell'analisi del bollettino regionale, numeri preoccupanti confermati anche dalle parole del direttore della Prevenzione del ministero della Salute, Giovanni Rezza, che di fronte agli 846 morti registrati ieri in Italia ha commentato: «Un dato molto elevato, indica che in questi due-tre mesi il numero delle persone infettatesi è stato grande con una ripresa dell'epidemia imponente».


E proprio alla seconda ondata si può attribuire il maggior numero delle vittime in Puglia, visto che il 18 maggio - praticamente sette mesi fa -, corrispondente al giorno della riapertura di gran parte delle attività, di fatto la fine della prima ondata, le vittime in Puglia erano state 471.

Se si aggiunge che nei mesi estivi pochissime sono stati i morti per Covid, ecco che la Puglia ha fatto registrare nella seconda ondata, ossia dall'inizio dell'autunno, circa tre quarti del numero attuale dei decessi (2.012). Una distinzione, però, meno marcata nel Salento: qui ci sono stati 143 morti (62 nella prima ondata, 81 nella seconda). Ieri altre 54 vittime: 9 morti a Bari, 15nella Bat, 19 a Foggia, due a Brindisi, 5 a Lecce, 4 a Taranto. Nel bollettino la Regione ha fatto notare che il numero dei decessi di ieri si riferisce all'immissione e all'aggiornamento dei dati nell'archivio e che il dato giornaliero reale è invece in linea con l'andamento medio. Resta, in ogni caso, drammaticamente confermato il numero complessivo dei morti da marzo a oggi.


È intanto sceso al 10,06% il rapporto tra positivi e tamponi (1.023 nuovi casi su 10.163 test). Tutte le tre province dell'area jonico-salentina sono comunque in tripla cifra: 122 nuovi casi nella provincia di Brindisi, 146 nel Salento, 129 nella provincia di Taranto. Poi 367 nella provincia di Bari, 104 nella Bat, 145 nella provincia di Foggia, otto residenti fuori regione, e due casi dalla provincia di residenza non nota. Altri 726 guariti, ma torna a salire - dopo il lieve calo di lunedì - la curva degli attuali positivi, ora a quota 52.275. Cala ancora invece il numero dei ricoveri, pari a 1.717.


Intanto, l'inchiesta della Procura della Repubblica di Taranto sulle tute con doppia etichettatura in uso al personale del 118 e dei reparti Covid della Puglia, sta interessando anche la Procura barese destinataria del fascicolo inviato dagli inquirenti tarantini. Ha sede nel capoluogo di regione, infatti, la Protezione Civile che si occupa delle forniture di tutti i dispositivi di protezione individuale per proteggersi dal virus. Gli investigatori delle due Procure, messi in moto da un esposto presentato dal sindacato medici Anaao-Assomed, dovranno verificare la natura delle tute che secondo l'etichetta originaria, coperta da una seconda applicata successivamente, sarebbero destinate all'uso industriale o agricolo. A scoprire la presunta truffa sono stati i medici tarantini Giancarlo Donnola e Pasquale Miccolis (il primo è il segretario aziendale del sindacato Anaao-Assomed), che si sono presentati in Procura a Taranto con due tute ancora sigillate e una dettagliata denuncia con altre prove materiali. Nella denuncia si evidenzia una prima etichetta ben visibile che riporta il codice 3-B/4-B (protezione dal rischio biologico). Scollandola, ne apparirebbe un'altra, della stessa marca, ma con un codice diverso, il 5-B/6-B che secondo i denuncianti proteggerebbe dalle polveri ed altre sostanze chimiche (non dai virus). Nel frattempo il dirigente della sezione Protezione Civile regionale, Antonio Mario Lerario, ha inviato una nota a tutti i direttori generali delle aziende sanitarie pugliesi, alle aziende ospedaliere e universitarie, agli Istituti di ricerca ed enti ecclesiastici e per conoscenza al direttore dl Dipartimento promozione salute, Vito Montanaro, invitando «a valutare la possibilità di sospendere la distribuzione delle tute in uso al personale sanitario».

Nella provincia di Lecce, intanto, nella notte sono morte altre due persone: un vigile in pensione del capoluogo, A.D.S, 73 anni e un 80enne di Taurisano. Entrambi per le complicanze del Covid-19.


(ha collaborato Nazareno Dinoi)

© RIPRODUZIONE RISERVATA