Caldo record, in Puglia pronto a un provvedimento per assistenza di anziani e fragili

Collaborazione tra Asl, amministrazioni comunali, associazioni di volontariato e protezione civile

Caldo record, in Puglia pronto a un provvedimento per assistenza di anziani e fragili
Caldo record, in Puglia pronto a un provvedimento per assistenza di anziani e fragili
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Domenica 23 Luglio 2023, 12:12 - Ultimo aggiornamento: 25 Luglio, 09:32

Caronte non molla e in Puglia le temperature diventano proibitive. Il caldo record mette a dura prova la cittadinanza soprattutto gli anziani e i soggetti più fragili. La Regione adotta un provvedimento straordinario per l'assistenza della popolazione più a rischio: anziani, bambini da 0 a 4 anni, diabetici, ipertesi, persone non autosufficienti d chi soffre di malattine venose o patologie renali.

Tenuto conto delle condizioni meteo e dell'alto  numero di chiamate che arrivano ormai nei Pronto Soccorso, si è reso necessario aggiornare la disposizione sulla gestione dei cittadini a rischio e la conseguente presa in carico.

Gli step necessari 


Occorre sensibilizzare particolarmente gli operatori sanitari e le persone più a contatto con gli anziani (medici di famiglia, infermieri delle case di riposo, RSA, assistenti sociali dei distretti sanitari, ecc.), per attivarsi nei confronti degli anziani sopra i 75 anni, o con patologie croniche invalidanti o in condizioni di solitudine, al fine di prevenire l’insorgenza di quadri clinici che poi richiedano un’ospedalizzazione del paziente. In particolare, devono essere verificate, oltre le norme comportamentali, il corretto uso della terapia ed il suo eventuale aggiustamento, nonché l’attivazione dell’Assistenza Domiciliare Integrata (ADI), l’Assistenza Domiciliare Integrata Medica e i supporti infermieristici e assistenziali sociali garantiti dai Distretti Sociosanitari e dai Comuni.
Sono state previste cinque linee di azione che riguardano i Distretti e i Medici di Medicina Generale, le azioni dei Servizi Sociali e delle Amministrazioni Comunali, quelle dei Servizi Ospedalieri e del Sistema dell’Emergenza/Urgenza; gli adempimenti delle Aziende Sanitarie
e delle Strutture socio-sanitarie. 

L'assistenza, fa sapere la Regione, deve passare attraverso la stretta collaborazione tra Asl,  Amministrazioni comunali, Medici di Medicina Generale, in raccordo con le Associazioni di Volontariato, con gli Enti di Promozione sociale, con la Protezione Civile e con i gruppi organizzati dell’ambito territoriale di riferimento che, essendo in un contatto di vicinanza e di prossimità con le persone, sono in grado di conoscere e di monitorare i bisogni delle persone più fragili.

Assistenza domiciliare


La gestione dei cittadini al proprio domicilio è la strategia necessaria ed indispensabile per evitare di coinvolgere le Centrali Operative ed il sovraffollamento dei Pronto soccorso.
Un ringraziamento doveroso, pertanto, alla Presidente Anci Puglia per aver da subito supportato le iniziative regionali.
L’assessore alla Salute Rocco Palese ringrazia tutti coloro che si adopereranno all’attuazione delle disposizioni regionali «nella piena consapevolezza che la collaborazione in particolare dei Comuni, della Protezione civile e dell’assistenza territoriale, potrà essere determinante alla riduzione del ricorso all’assistenza ospedaliera.

La nostra Regione ha già dimostrato grandi capacità assistenziali nel periodo emergenziale COVID e sono convinto che saprà fare altrettanto, anche in questa occasione», ha dichiarato Palese.


Il direttore del Dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro evidenzia che la «macchina dell’emergenza, sebbene sotto forte stress da super lavoro, sta rispondendo bene al disagio provocato dalle ondate di calore, segno che avere iniziato già dai primi giorni di giugno ad organizzare l’emergenza estiva insieme alle direzioni strategiche aziendali sta dando i frutti attesi».

Il dirigente della Sezione Protezione civile Nicola Lopane sottolinea che: «Il sistema regionale della protezione civile con le proprie associazione di volontariato è già all’opera, dove richiesto, per supportare le amministrazione locali. Al fine di ridurre il carico di accessi alle strutture sanitarie locali, il Dipartimento della Protezione civile e gestione emergenze ha chiesto ai sindaci di valutare l’eventuale attivazione dei Centri Operativi Comunali per la gestione dell’emergenza caldo».

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